Il Pentagono ha emesso un ordine incisivo al Cyber Command statunitense, sollecitando la cessazione delle attività di cyberspionaggio nei confronti della Russia. Tale direttiva, riferita da tre alti funzionari del Pentagono al New York Times, si inserisce in una strategia più ambiziosa, volta a coinvolgere il leader russo Vladimir Putin nei dialoghi sull’Ucraina e a promuovere nuovi rapporti diplomatici tra Mosca e Washington. La decisione, secondo le stesse fonti, sarebbe stata antecedente al confronto avvenuto tra Donald Trump e il presidente ucraino Volodymyr Zelensky presso lo Studio Ovale.
Nel contesto europeo, il presidente francese Emmanuel Macron e il primo ministro britannico Keir Starmer hanno proposto un cessate il fuoco temporaneo in Ucraina della durata di un mese, volto a stabilizzare temporaneamente la situazione nelle aree più vulnerabili del conflitto, come le infrastrutture energetiche. Questo suggerimento trova riscontro nelle dichiarazioni di Macron durante un’intervista, secondo cui un accordo di cessate il fuoco formale tra Stati Uniti e Russia appare irrealistico nell’immediato futuro. Inoltre, il presidente francese ha esplicitamente richiesto il supporto dell’Italia, esortando il premier Giorgia Meloni a collaborare in una prospettiva europea congiunta.
L’iniziativa di Macron e Starmer è stata commentata dalla premier Meloni, la quale ha espresso dubbi riguardo all’impiego di truppe europee in territorio ucraino, sottolineando che la presenza di forze italiane non è mai stata contemplata. Inoltre, Meloni ha invitato alla prudenza nell’abbandonare il quadro atlantico come guida per la risoluzione del conflitto, sottolineando la necessità di mantenere un fronte unito e di agire concretamente per raggiungere l’obiettivo comune della pace.
Parallelamente, Ursula von der Leyen, presidente della Commissione europea, ha sollecitato un rafforzamento urgente dell’apparato difensivo europeo, con l’intenzione di presentare un piano specifico al Consiglio europeo straordinario, previsto a Bruxelles a marzo.
Nel frattempo, a livello internazionale, il vertice di Londra ha visto Starmer evidenziare l’importanza dell’unità tra i leader globali per sostenere una pace duratura in Ucraina, ribadendo il ruolo centrale degli Stati Uniti come alleato affidabile del Regno Unito.
Negli Stati Uniti, alcune posizioni divergenti sono emerse nel dibattito politico. Il consigliere per la sicurezza nazionale di Trump, Mike Waltz, ha sottolineato la necessità di un leader ucraino disposto a collaborare con Mosca per porre fine al conflitto, mentre Elon Musk ha criticato l’approccio dei leader europei e di Zelensky, accusandoli di perpetuare uno scontro inutile.
Infine, lo speaker della Camera dei Rappresentanti, Mike Johnson, ha avanzato l’opinione che Zelensky dovrebbe considerare le dimissioni in caso di mancata sottoscrizione di un accordo sui minerali rari, suggerendo che qualcuno più incline ai negoziati dovrebbe guidare l’Ucraina. Intanto, nel contesto di un summit su difesa e Ucraina svoltosi a Londra, Marco Rubio ha espresso scetticismo sulla capacità dei paesi europei di proporre un piano di pace efficace.
La complessa situazione attuale richiede pertanto un approccio strategico e coordinato tra le nazioni per poter affrontare le dinamiche della guerra in Ucraina e delineare una via verso la stabilità e la pace duratura.