Aurora Ramazzotti ha recentemente acceso un acceso dibattito sulla questione se sia opportuno o meno viaggiare in aereo con bambini piccoli. Tutto è iniziato quando una sua follower ha espresso la sua opinione, sostenendo che i genitori non dovrebbero portare i propri figli in aereo, o in treno, fino a quando non abbiano raggiunto un’età di maggiore “consapevolezza”, indicativamente intorno ai 4 o 5 anni. Secondo questa logica, i genitori dovrebbero rinunciare ai viaggi per evitare di disturbare gli altri passeggeri.

Ramazzotti, che ha affrontato la questione attraverso un video pubblicato su TikTok, ha fornito una risposta dettagliata e ben articolata a questa particolare visione. La questione era stata sollevata in un box domande da una fan che le chiedeva come gestire i viaggi in aereo con il suo bambino. Aurora, tra i vari consigli pratici per affrontare il volo e le attese in aeroporto, ha invitato la madre a non preoccuparsi troppo degli altri passeggeri, sottolineando: “Vai serena, andrà bene. Fregatene degli altri”.

Tuttavia, questa posizione non ha trovato d’accordo un’altra follower, che ha espresso il suo dissenso affermando che i genitori dovrebbero tenere in considerazione il possibile disagio arrecato agli altri viaggiatori. La donna ha sostenuto che, portando bambini molto piccoli a bordo, si rischia di rovinare il viaggio degli altri, suggerendo che i piccoli dovrebbero essere introdotti a tali esperienze quando sono più consapevoli e meno soggetti a pianti e fastidi.

In risposta a queste critiche, Aurora Ramazzotti ha ribadito la sua posizione con fermezza. Nel suo video su TikTok, ha spiegato perché ritiene che i genitori non dovrebbero rinunciare ai viaggi solo per timore di disturbare gli altri. Ramazzotti ha sottolineato come chi viaggia debba essere preparato a situazioni poco gradevoli, ricordando che il rumore e le noie sono parte dell’esperienza del volo. Ha esortato i viaggiatori a usare strumenti come le cuffie per minimizzare eventuali disagi, lasciando intendere che il problema risiede più nell’intolleranza di alcuni passeggeri che nel comportamento dei bambini.

Aurora ha ribaltato la critica, affermando che chi è infastidito dai rumori e dalla presenza dei bambini dovrebbe forse riconsiderare le proprie scelte di viaggio. Ha concluso con un messaggio deciso, affermando che non è responsabile del disagio degli altri causato dalla presenza di suo figlio, e che chi non gradisce dovrà trovare modi per gestire il proprio fastidio senza imporre limitazioni agli altri.

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