Valeria Curtis non è solo una performer di successo, ma anche un’imprenditrice che ha saputo trasformare la sua esperienza nel mondo dell’intrattenimento per adulti in un vero e proprio business. Con Livesofia.com, ha creato una piattaforma innovativa che unisce contenuti esclusivi e scouting di nuovi talenti. In questa intervista, ci racconta il suo percorso, dalle sfide affrontate nel passaggio da attrice a imprenditrice, fino ai suoi progetti futuri, tra cui un libro e, forse, una serie TV. Un viaggio tra ambizione, difficoltà e una visione chiara di ciò che significa davvero lavorare in questo settore.
1. Valeria, il sito www.livesofia.com lo hai trasformato in una tua attività. Cosa ti ha spinto a fare questo passo?
Pensare che, arrivata a una certa età, devo avere un lavoro fattibile per quel momento della mia vita. Ovviamente non si possono fare certe performance per sempre: c’è un’età per tutto. Ho cercato di creare qualcosa per il futuro, rimanendo nello stesso ambito.
2. Oltre alla tua carriera davanti alla telecamera, hai anche un ruolo di talent scout. Come scopri nuovi volti nel mondo dell’intrattenimento per adulti?
Solitamente faccio una selezione: le persone mi scrivono via email e io faccio loro fare le prime esperienze, come spettacoli live, piccole scene e via dicendo. Poi c’è chi rimane e chi si stufa e se ne va. Ovviamente serve una certa professionalità per fare questo lavoro. Molti pensano che basti solo, passatemi il termine, “scopare”, ma non è così, e con il tempo se ne rendono conto. A quel punto, alcuni restano, altri no.
3. Quali qualità cerchi in un talento emergente per inserirlo nel tuo progetto?
Chi entra in questo mondo deve sapere che non ci sono momenti di effusione tra di noi, ma bisogna arrivare sul set già pronti, avere le giuste misure e garantire performance adeguate. Soprattutto, è fondamentale avere erezioni prolungate, anche nei cambi di scena. Per quanto riguarda le donne, cerco ragazze erotiche, sensuali e femminili, ma alla fine ci si adatta al mondo del porno e ai gusti del pubblico. Il mio obiettivo è offrire tutti i generi richiesti, mantenendo comunque il mio stile.
4. Com’è stato il passaggio da performer a imprenditrice nel settore adult? Quali sfide hai affrontato?
Soddisfacente in certe situazioni, deludente in altre, soprattutto perché molte persone che ruotano attorno a questo mondo sono false e poco raccomandabili. La prima esperienza negativa è stata con il mio locale a Napoli, aperto nel 2013. Alcune colleghe mi accusarono di essere diventata un’imprenditrice e di essermi dimenticata da dove ero partita. Mi picchiarono e finii in ospedale. È stata una situazione davvero brutta. Quando passi dall’essere solo attrice al gestire dei colleghi, inizi a vedere il mondo del porno da un’altra prospettiva e ti accorgi di tante cose che prima non notavi. Ci sono analisi, documenti, liberatorie da firmare… Tante cose che, quando sei attore, non ti riguardano. Io cerco di curare ogni aspetto e di proteggere me stessa e chi lavora con me, ma non tutti lo fanno, quindi bisogna stare attenti.
5. Nel gestire il sito, quanto ci metti di tuo e quanto ascolti quello che vuole il pubblico?
Va di pari passo. Io ascolto il pubblico, ma cerco di portare anche qualcosa di diverso, basandomi sulla mia esperienza. E scusate se mi vanto un po’, ma in questo mondo ci sono da 19 anni… E scusate se è poco!
6. Quali consigli daresti a chi vorrebbe intraprendere una carriera nel mondo dell’intrattenimento per adulti oggi?
Prima di tutto, se si è già genitori, di evitarlo, perché il bigottismo in Italia è ancora molto forte. Poi, di prenderlo come una professione, non come un’ultima risorsa per disperazione, pensando: “Oddio, ho bisogno di soldi”. Perché così non arriveranno né soldi, né divertimento, né soddisfazione, ma solo frustrazione.
7. Che impatto ha avuto il digitale sul tuo lavoro e sulla promozione di nuovi talenti?
L’impatto, da attrice, non è stato positivo: c’è molta più concorrenza e le produzioni sono aumentate a dismisura. Oggi, con i social, una singola persona può diventare imprenditrice di sé stessa e l’offerta è talmente vasta che i guadagni sono molto più bassi rispetto al passato. Ormai, per ottenere compensi più alti, devi lavorare nelle produzioni dell’Est Europa, dove ti fanno fare di tutto, dal pissing a scene estreme, per al massimo 1000 euro.
8. Oltre al cinema per adulti, sei anche un’escort. Qual è la differenza principale tra una performance davanti alla telecamera e l’attività da escort?
Davanti alla telecamera è quasi solo tecnica, mentre in un appuntamento da escort devi anche essere coinvolta in ciò che fai. Devi offrire un momento di piacere, dolcezza e, in un certo senso, affetto alla persona che ti sta pagando. Perché chi va da una escort, quasi sempre, non lo fa solo per il sesso, ma per colmare dei vuoti nella propria vita.
9. Come riesci a conciliare la tua vita professionale con quella personale, considerando le sfide e i pregiudizi che possono emergere?
Distinguo perfettamente le due cose. I pregiudizi sono tantissimi e mi hanno fatto soffrire, soprattutto quando coinvolgevano mio figlio. All’inizio ho reagito in modo molto aggressivo, poi, con il tempo, ci ho fatto l’abitudine. Devo dire che mio figlio mi aiuta molto, perché è una persona super intelligente. Ha capito la verità e se ne frega, e questo mi conforta tantissimo.
10. C’è un progetto futuro su cui stai lavorando e di cui ci puoi dare qualche anticipazione?
Sto scrivendo un libro e siamo quasi alla fine di questa avventura, che ha occupato diversi anni della mia vita. Contiamo di farlo uscire entro la fine di quest’anno. Dopo un anno dall’uscita, il mio sogno – su cui sto già lavorando – sarebbe realizzare un film o una serie.
11. Cosa ti piacerebbe che il pubblico capisse meglio del tuo lavoro e del settore in cui operi?
Che quello che vedono non è la realtà. Devono capire che dietro c’è un montaggio e che è tutto finzione, con l’unico scopo di aiutare le persone a elaborare certi aspetti della loro sessualità. Vorrei che fosse visto come un mezzo per vivere con più serenità la propria intimità, lontano dai pregiudizi e dal conformismo.
Valeria Curtis ha dimostrato che il mondo dell’intrattenimento per adulti non è solo fatto di performance, ma anche di strategia, determinazione e capacità di adattarsi ai cambiamenti. Con Livesofia.com, il suo lavoro da talent scout e i progetti futuri, sta ridefinendo il modo in cui questo settore viene percepito e vissuto. La sua storia è un mix di passione e pragmatismo, e lascia un messaggio chiaro: dietro ogni successo c’è sempre un percorso fatto di sfide, scelte coraggiose e una visione ben definita del proprio futuro.