In un contesto politico teso e cruciale per la Germania, il cancelliere in attesa, Friedrich Merz, ha affrontato un acceso dibattito al Bundestag, esortando i legislatori, in particolare quelli del partito dei Verdi, ad approvare una serie di emendamenti costituzionali. Tali emendamenti sbloccherebbero un ammontare significativo, fino a 1 trilione di euro, destinato a potenziare l’esercito del Paese e a stimolare investimenti nell’economia.
Il momento attuale è caratterizzato da una situazione di sicurezza in Europa particolarmente allarmante, che rende improrogabile un rafforzamento delle risorse militari tedesche. La proposta di Merz mira a ottenere il consenso necessario, una maggioranza di due terzi in parlamento, fondamentale per varare il pacchetto di modifiche costituzionali. Tuttavia, il cammino non sembra privo di ostacoli. L’estrema destra, con la sua tendenza filo-Kremlin espressa dall’Alternativa per la Germania (AfD), insieme a Die Linke, che oppone resistenza all’incremento della spesa militare, potrebbero frapporsi dando vita a una situazione di stallo.
Per ottenere l’appoggio dei Verdi, decisivo in questo contesto, Merz ha avanzato delle concessioni di rilievo. Ha promesso che una parte delle spese per la difesa coprirà anche i costi legati ai servizi segreti e alla protezione civile, una richiesta a lungo presentata dai Verdi durante le negoziazioni politiche. Inoltre, un ampio fondo per le infrastrutture, pari a 500 miliardi, dedicherebbe 50 miliardi a politiche climatiche.
Nonostante queste offerte, Katharina Dröge, alla guida del gruppo parlamentare dei Verdi, ha espresso riserve, dichiarando che la protezione del clima deve avere una concreta rilevanza e che non si accetteranno manovre che trasferiscano fondi esistenti senza generare reali investimenti sul fronte ambientale. Le sue parole riflettono la preoccupazione che i fondi destinati agli investimenti verdi possano non essere realmente incrementati.
Il futuro del pacchetto di emendamenti e, in generale, quello del governo che si sta cercando di consolidare, dipenderà da rapidi sviluppi. Un voto decisivo è previsto per martedì, seguito dall’approvazione del Bundesrat il venerdì successivo. Tuttavia, il successivo passaggio al Bundesrat sembra meno problematico, date le rappresentanze regionali che vi siedono, rispetto al rischio di fallimento che incombe al Bundestag.
In questo scenario, si avverte un certo senso di urgenza nelle dichiarazioni di Merz, che, nel suo discorso, ha sottolineato l’importanza di dimostrarsi pronti a intraprendere una nuova direzione in ambito NATO. Tale pressione si è intensificata a seguito delle richieste del presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, che ha sollecitato un aumento delle spese per la difesa tra i membri europei dell’alleanza.
I Verdi hanno segnalato una disponibilità parziale a sostenere un emendamento sulla spesa militare, ma desiderano rinviare le discussioni sugli investimenti infrastrutturali alla nuova sessione parlamentare. Merz, insieme ai socialdemocratici (SPD), sembra preferire una trattativa che garantisca un pacchetto finanziario onnicomprensivo, capace di dare stabilità alla futura coalizione entro il periodo pasquale. Resta da vedere come questa questione strategica evolverà nei prossimi giorni.