La scorsa notte di giovedì, gli Stati Uniti hanno espresso un certo “ottimismo cauto” per la possibilità di raggiungere un accordo di cessate-il-fuoco imminente nella guerra in Ucraina. Mike Waltz, il consigliere per la sicurezza nazionale dell’ex presidente Donald Trump, ha condiviso questi sentimenti dopo gli sforzi diplomatici compiuti dall’inviato speciale Steve Witkoff, inviato a Mosca per negoziare direttamente con il leader russo Vladimir Putin. Dopo ore di speculazioni intense, il Cremlino ha confermato che l’incontro tra Putin e Witkoff aveva avuto luogo per esaminare la proposta di cessazione delle ostilità avanzata dagli Stati Uniti, per porre fine all’offensiva russa avviata nel febbraio del 2022.

Dmitry Peskov, il portavoce del Cremlino, ha rivelato che alla delegazione russa sono state presentate “informazioni aggiuntive” e che Putin ha trasmesso nuovi “segnali e informazioni” destinati all’ex presidente Trump tramite Witkoff. Peskov ha anche chiarito che una conversazione tra Trump e Putin è ritenuta “necessaria”, benché i tempi per un dialogo diretto non siano ancora stati fissati, dipendendo in parte dal resoconto che Witkoff presenterà al presidente statunitense.

Il piano proposto dall’amministrazione Trump per una tregua di 30 giorni nei combattimenti è stato accettato dall’Ucraina all’inizio di questa settimana nel corso dei colloqui svoltisi in Arabia Saudita, chiaramente condizionato però all’adesione della Russia. Giovedì, Putin ha dichiarato il suo appoggio per un cessate-il-fuoco, anche se ha subito avanzato domande e condizioni che suggeriscono una possibile dilazione.

In serata, Waltz, parlando alla rete Fox News, ha confermato il sentimento di “ottimismo cauto” attorno alla possibilità di un imminente accordo di cessate-il-fuoco. Ha sottolineato che entrambe le parti hanno richieste specifiche e che dovranno giungere a compromessi. Waltz ha anche illustrato il lavoro di “diplomazia shuttle” in corso da parte dell’inviato Witkoff, sottolineando che nuove informazioni saranno raccolte e valutate.

Durante un’intervista con Sean Hannity, Waltz ha lodato l’atteggiamento collaborativo della delegazione ucraina durante gli incontri in Arabia Saudita. Ha descritto le discussioni come “molto positive”, citando persino l’utilizzo di una mappa per esplorare soluzioni per la fine del conflitto. Hannity ha sollecitato Waltz per ottenere dettagli su un possibile “accordo negoziato”, avanzando termini come un accordo minerario tra Stati Uniti e Ucraina, il coinvolgimento di truppe europee per garantire la pace, la rinuncia di Kyiv a unirsi alla NATO e cessioni territoriali nel Donbas. Waltz ha confermato la discussione di tutte queste opzioni con entrambe le parti coinvolte, sottolineando l’impegno dell’amministrazione Trump a ricercare una “pace duratura” con l’Ucraina dotata di “sicurezza guidata dall’Europa”.

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