L’Unione Europea deve affermarsi come la potenza mondiale che già rappresenta, mentre il blocco si confronta con le dinamiche commerciali mutevoli promosse dal presidente degli Stati Uniti, Donald Trump. Thierry Breton, ex Commissario per il Mercato Interno dell’UE, sottolinea questa necessità nell’intervista rilasciata al quotidiano belga Le Soir. L’Europa, secondo Breton, ha l’obbligo di mostrarsi all’altezza del ruolo di grande potenza globale come Stati Uniti e Cina.

Breton, che in passato ha mosso critiche alla leader della Commissione europea Ursula von der Leyen per una gestione controversa, sollecita l’importanza di una leadership forte da parte della Commissione, poiché il commercio rientra tra le sue responsabilità esclusive. Con 450 milioni di cittadini rappresentati, la Commissione deve esercitare il suo peso politico e guidare le trattative a Washington, ribadisce Breton.

In risposta all’approccio commerciale aggressivo degli Stati Uniti sotto l’amministrazione Trump, Breton insiste che l’Europa non può indugiare. Unitezza e leadership sono cruciali per far sì che l’UE venga percepita come un interlocutore serio a livello internazionale. Breton considera la decisione di sospendere temporaneamente le misure di ritorsione contro gli Stati Uniti, dopo il ritardo nelle tariffe minacciate da Trump, come un’occasione strategica. Per Breton, questa pausa non deve essere interpretata come una manifestazione di debolezza. L’integrità territoriale, come nel caso della Groenlandia, e quella democratica, riferendosi alle normative digitali, devono restare punti fermi e non negoziabili.

La recente instabilità nei mercati finanziari, innescata dalle decisioni altalenanti di Trump, suggerisce a Breton che gli Stati Uniti non possiedano una posizione inalterabile. Egli sottolinea il punto debole del debito americano, avvisando che con un carico di passività superiore ai 33 trilioni, Washington è fortemente dipendente da creditori stranieri, tra cui l’Europa, per il sostegno economico. I paesi che finanziano il debito americano sono proprio quelli al centro delle politiche risolute degli Stati Uniti, sostiene Breton, e sarebbe sensato gestire i rapporti con attenzione.

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