Un comunicato del Vaticano ha annunciato il decesso di Papa Francesco, che si è spento all’età di 88 anni. Dalla sua nascita, avvenuta nel 1936 in Argentina, il pontefice ha dedicato la sua vita al servizio della Chiesa e dei suoi fedeli. “Alle 7:35 di questa mattina il Vescovo di Roma, Francesco, è ritornato alla casa del Padre”, ha dichiarato il cardinale Kevin Farrell attraverso un messaggio su Telegram del Vaticano. Nemmeno ieri, nonostante la sua età avanzata, Papa Francesco ha mancato di affacciarsi in Piazza San Pietro per pronunciare la benedizione urbi et orbi pasquale.

Il Camerlengo ha officiato l’annuncio ufficiale esprimendo il dolore dell’intera comunità cristiana. “Carissimi fratelli e sorelle, con immenso dolore devo comunicare la scomparsa del nostro Santo Padre Francesco. Alle ore 7:35 di questa mattina il Vescovo di Roma, Francesco, ha fatto ritorno alla casa del Padre. La sua vita è stata interamente un esempio di servizio a Dio e alla Sua chiesa. Ha insegnato a praticare i valori del Vangelo con dedizione, coraggio ed un amore senza confini, specie verso i più bisognosi e gli emarginati. Con grande riconoscenza raccomandiamo l’anima di Papa Francesco all’infinita misericordia di Dio Uno e Trino.”

Papa Francesco, primate di Roma e 266° pontefice della Chiesa, era noto per le sue condizioni di salute precarie, dopo essere stato ricoverato per diverso tempo a partire dal 14 febbraio presso il Policlinico Gemelli a causa di una polmonite bilaterale. Le sue problematiche respiratorie erano note da quando nel marzo 2023 era stato ricoverato nuovamente nello stesso ospedale dopo un’udienza generale. Già da giovane, a 21 anni, gli era stato asportato il lobo superiore del polmone destro per via di una grave polmonite. Dopo esser stato dimesso, il Pontefice aveva fatto ritorno a Santa Marta, portando avanti nelle ultime settimane diverse apparizioni pubbliche. Tra queste, la più recente è stata la benedizione Urbi et Orbi di Pasqua in Piazza San Pietro, accompagnato dai fedeli.

Jorge Mario Bergoglio, originario di Buenos Aires dove nacque il 17 dicembre 1936 da parenti di origini piemontesi, è stato il primo papa gesuita e proveniente dal continente sudamericano. La sua elezione del 13 marzo 2013, successiva alla rinuncia di Benedetto XVI, segnò un cambiamento rilevante per la Chiesa, sia dal punto di vista geografico, sia per l’approccio pastorale, caratterizzato da semplicità e vicinanza al popolo di Dio. A partire dal suo insediamento, Francesco ha promosso riforme significative, in particolare una riorganizzazione della Curia romana e passo verso una maggiore trasparenza nella gestione economica del Vaticano. Preferì alloggiare nella residenza di Santa Marta, invece degli appartamenti papali, sottolineando concetti come umiltà e sobrietà.

Concentrato su temi di giustizia sociale, misericordia e una Chiesa che dialoga attivamente con la modernità, Papa Francesco è stato fautore di cambiamenti volti a rendere la Chiesa più accessibile e vicina ai bisogni delle persone. Inoltre, il suo impegno per il dialogo interreligioso, la pace mondiale e la cura del pianeta si sono riflessi nell’enciclica “Laudato si'”, che invita alla responsabilità condivisa nei confronti del creato. Anche il settore educativo ha avuto un posto centrale nel suo pensiero. Ha spesso ripreso l’importanza della collaborazione tra famiglie e istituzioni scolastiche, ricordando come, durante l’infanzia, sua madre lo esortava a chiedere scusa all’insegnante per eventuali sbagli, promuovendo così un rapporto unitario tra genitori e scuola.

La notizia della morte di Papa Francesco ha generato una profonda commozione mondiale. Leader politici e religiosi hanno espresso il loro cordoglio, riconoscendo il suo significato storico e il suo impatto globale. Giorgia Meloni, presidente del Consiglio dei Ministri, ha parlato di un’eredità che invita al cambiamento e alla pace, sostenendo che il magistero del Pontefice non sarà dimenticato. Altri esponenti, sia del governo che della società civile, hanno sottolineato come Papa Francesco abbia lasciato un segno indelebile non solo nella comunità cattolica ma anche in chi crede in un mondo più giusto. I messaggi di affetto e gratitudine provenienti da tutto il mondo testimoniano la profondità dell’influenza di Papa Francesco, e il suo esempio continuerà a essere una fonte d’ispirazione per le generazioni a venire.

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