Dopo anni di silenzi e complesse battaglie legali, è giunta la tanto attesa sentenza: Roberto Parli, noto imprenditore ed ex marito della conduttrice Adriana Volpe, è stato condannato a due anni e due mesi di reclusione per i maltrattamenti inflitti alla stessa Volpe e alla loro figlia tredicenne. Il decreto è stato pronunciato dalla decima sezione del tribunale di Roma e rappresenta un momento decisivo in una storia che ha profondamente segnato la vita pubblica e privata della celebre presentatrice televisiva.
Al termine dell’udienza, Adriana Volpe è apparsa visibilmente sollevata. Ha dichiarato ai giornalisti del Messaggero: “Spero che questa sentenza possa servire a fargli capire gli errori che ha commesso. L’unico mio intento era di dargli un chiaro segnale e spero che ne comprenda il significato.” Le accuse contro Parli riguardano episodi avvenuti nel biennio 2020-2021, ossia subito dopo la separazione ufficiale della coppia, avvenuta dopo dieci anni di matrimonio.
Secondo la Procura, Parli, influenzato da uno stato abituale di alterazione dovuto al consumo di alcol e psicofarmaci, avrebbe inflitto alla moglie e alla figlia continui atti di violenza morale e psicologica, caratterizzati da insulti, umiliazioni e minacce. Un episodio particolarmente critico risale all’inizio del 2020, mentre Volpe era impegnata come concorrente al Grande Fratello Vip. Durante quel periodo, il comportamento dell’ex marito si sarebbe ulteriormente inasprito, arrivando ad offendere i genitori della conduttrice, che si prendevano cura della bambina, e pronunciando minacce ulteriormente allarmanti in una conversazione telefonica, ascoltata anche dalla figlia, dichiarando: “Le distruggerò la carriera, non le farò più vedere la bambina.”
Nel maggio del 2021, Parli aveva inoltre pubblicato sui social un post accusatorio contro l’ex moglie, affermando che lei avesse consentito a un uomo di girare nudo in casa in presenza della loro figlia, circostanza poi smentita, ma che comunque aveva alimentato un clima di forte tensione, amplificato dal clamore mediatico. Sebbene la separazione ufficiale sia avvenuta a giugno dello stesso anno, le tensioni non si sono mai placate. Messaggi minacciosi, accuse lanciate telefonicamente e parole offensive anche verso la figlia hanno ulteriormente complicato il quadro. Parli avrebbe infatti detto alla figlia che la madre era “un’approfittatrice.”
Adriana Volpe ha chiarito con fermezza: “Non c’è in me alcun intento punitivo o di vendetta. Desidero solo che prenda coscienza della sofferenza che ha causato. Fino ad oggi, purtroppo, non si è ancora assunto alcuna responsabilità.”