Nigel Farage, noto per il suo approccio populista e demagogico, ha espresso l’intenzione di seguire la strada tracciata dall’ex presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, in materia di lotta all’immigrazione clandestina. In un recente articolo sul Daily Mail, Farage ha dichiarato che, qualora diventasse il prossimo Primo Ministro, intende emulare Obama, definendosi il “deportatore capo”. Questi commenti sono stati resi pubblici nel contesto delle elezioni locali inglesi, che si terranno giovedì. In queste elezioni, il partito di Farage, Reform UK, schiererà il maggior numero di candidati, mentre i Conservatori si trovano a difendere una considerevole quantità dei oltre 1600 seggi disponibili.

Nonostante appartengano a correnti politiche differenti, Obama, esponente del Partito Democratico, e Farage, sostenitore dell’attuale presidente Donald Trump, trovano un punto di contatto nel tema dell’immigrazione. Farage aspira a replicare il rigore dimostrato da Obama durante la sua presidenza nel controllo dell’immigrazione. Se mai dovesse assumere la massima carica governativa, Farage ha promesso di adottare una “politica di tolleranza zero” attraverso riforme giuridicamente solide e la stipula di accordi bilaterali per agevolare le espulsioni. Ha sottolineato che le sue proposte si ispirano a un modello recente, citando Obama come esempio, il quale, a suo dire, ha meritato il soprannome di “Deportatore capo” per avere allontanato formalmente 3 milioni di non cittadini dagli Stati Uniti durante i suoi due mandati, dal 2009 al 2017.

Nel 2017, si stimava che nel Regno Unito risiedessero tra 800.000 e 1,2 milioni di migranti senza autorizzazione, l’ultimo anno per il quale sono disponibili dati attendibili.

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