Gli approfondimenti investigativi sull’omicidio di Chiara Poggi, avvenuto a Garlasco il 13 agosto 2007, continuano a svolgersi con vigore. I carabinieri del Nucleo Investigativo di Milano, su direttiva della Procura di Pavia, hanno convocato Daniela Ferrari, la madre di Andrea Sempio, attualmente indagato nel caso. La donna è stata sentita come persona informata sui fatti presso la caserma di via Moscova a Milano. Al termine dell’incontro, durato circa quaranta minuti, ha lasciato il Comando Provinciale dell’Arma senza rilasciare dichiarazioni.

L’attenzione degli investigatori si focalizza su vari elementi chiave, tra cui i movimenti di Andrea Sempio nella mattina del delitto, gli orari dei suoi spostamenti e uno scontrino del parcheggio di Vigevano, che Andrea avrebbe conservato su suggerimento dei genitori, come confermato da Daniela Ferrari in un’intervista televisiva. Gli avvocati difensori di Andrea Sempio, Massimo Lovati e Angela Taccia, avevano già annunciato che la madre dell’indagato avrebbe potuto avvalersi della facoltà di non rispondere, una strategia difensiva motivata dalla tutela della donna, essendo parente dell’indagato. Lovati ha consigliato alla signora Ferrari di astenersi, come consentito dalla legge.

Nel 2017, tuttavia, Daniela Ferrari aveva scelto di cooperare pienamente con gli inquirenti, fornendo una dettagliata ricostruzione della mattina dell’omicidio. All’epoca aveva raccontato di essersi svegliata verso le 7.30, in casa con il marito e il figlio, e di aver procurato alle 8.15 circa per delle commissioni, rientrando verso le 10. Al suo ritorno, ha riferito, il figlio l’attendeva per ottenere le chiavi della macchina e dirigersi a Vigevano, evento che si è svolto poco dopo il suo rientro.

Recentemente, durante un’intervista a Quarto Grado, Daniela Ferrari ha ulteriormente precisato la sequenza temporale degli eventi, affermando che alle 10.05 Andrea si era già diretto a Vigevano con l’auto. Gli inquirenti della Procura di Pavia stanno ora verificando nuovamente la coerenza di queste ricostruzioni in relazione ai nuovi elementi emersi, in particolare la compatibilità genetica tra il DNA di Andrea Sempio e quello trovato sotto le unghie di Chiara Poggi, secondo una perizia recente dei genetisti Ugo Ricci e Lutz Roewer richiesta dalla difesa di Alberto Stasi.

Andrea Sempio continua a proclamarsi innocente, come ribadito a Sky TG24, dove ha sostenuto di non avere alcun tipo di contatto con Chiara Poggi e che non vi siano collegamenti tra loro negli anni precedenti al delitto. Riguardo le tracce genetiche, ha spiegato che frequentava frequentemente la casa, motivo per cui potrebbe essere presente il suo DNA, giustificabile con un contatto indiretto con oggetti comuni e non con la vittima.

Andrea Sempio, 19 anni all’epoca dei fatti, era stato inizialmente coinvolto nelle indagini tra il 2016 e il 2017, quando il suo nome era emerso in relazione al DNA trovato sotto le unghie della vittima, ma il caso era stato archiviato velocemente. Ora, a distanza di 18 anni dal tragico omicidio, il suo coinvolgimento è nuovamente al centro dell’attenzione giudiziaria.

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