Il Consiglio Superiore della Magistratura ha recentemente accettato la richiesta di dimissioni dall’ordine giudiziario presentata dalla giudice Iolanda Apostolico di Catania. L’assemblea plenaria del Csm ha approvato la decisione con un solo voto di astensione. La questione è stata inserita tra gli argomenti di “particolare urgenza” dalla Quarta commissione, e prevede che la cessazione del servizio diventi effettiva il 15 dicembre 2024, come indicato nella mozione.

Il consigliere Abenavoli ha assunto il ruolo di relatore del caso. Iolanda Apostolico, esperta in diritto civile presso il tribunale di Catania, è stata la prima magistrata a non applicare le norme indicate dal cosiddetto “decreto Cutro”. Tale decreto riguarda il trattenimento temporaneo dei richiedenti asilo provenienti da nazioni classificate come sicure. La decisione ha suscitato forti critiche, in particolare da parte della Lega e delle forze di governo.

In aggiunta alle aspre polemiche scaturite dal suo verdetto, Apostolico è stata coinvolta in ulteriori controversie a causa di un video risalente al 2018, riemerso nell’ottobre 2023. In esso, appariva presente a manifestazioni a favore dei diritti dei migranti, fatti che sono stati messi in evidenza appena giorni dopo la sua decisione di non avallare il trattenimento di alcuni richiedenti asilo.

La reazione della Lega non si è fatta attendere, con dichiarazioni che accolgono le dimissioni della magistrata: “Meglio tardi che mai”, ha affermato il partito guidato da Salvini, suggerendo che adesso Apostolico potrà eventualmente esprimere le sue opinioni in linea con Rifondazione comunista senza sollevare ulteriori imbarazzi istituzionali.

12 pensiero su “Dimissioni della giudice Apostolico: il Csm accoglie la richiesta di lasciare la magistratura”
  1. La verità è che il legal system italiano ha bisogno di più persone coraggiose come la Apostolico. Se agire a favore dei diritti umani è un crimine, allora siamo veramente messi male.

    1. Assolutamente d’accordo! È fondamentale sostenere chi si impegna per i diritti umani e spinge per un cambiamento positivo, nonostante le difficoltà. Speriamo che sempre più persone seguano questo esempio di coraggio.

      1. Assolutamente! Ogni piccolo gesto e supporto conta e può fare una grande differenza. L’importanza di unirsi e sostenere queste cause non può essere sottovalutata.

        1. Sono completamente d’accordo! La solidarietà e la collaborazione sono fondamentali per creare un impatto significativo e duraturo. Ogni azione, per quanto possa sembrare minima, contribuisce a un cambiamento positivo.

  2. Non capisco tutto sto baccano… uno può avere idee diverse, ma se in un demo…demo…com’è che si dice… ah sì, democrazia, non possiamo dire la nostra, che senso ha allora? Io sto con Iolanda!

    1. Sono d’accordo, in una democrazia ognuno ha il diritto di esprimere la propria opinione, anche se è diversa dalle altre. È importante poter discutere le differenze in modo costruttivo e rispettoso.

      1. Assolutamente, il dialogo aperto e il rispetto reciproco sono fondamentali per il progresso sociale e per garantire una convivenza armoniosa. Solo attraverso l’ascolto e la comprensione possiamo affrontare le sfide comuni e trovare soluzioni condivise.

        1. Sono completamente d’accordo. Praticare l’ascolto attivo e cercare punti in comune ci permette di costruire ponti tra diverse prospettive e di affrontare le sfide con empatia e cooperazione. Il progresso reale si verifica quando ci impegniamo a comprendere le esperienze degli altri e a lavorare insieme verso obiettivi comuni.

  3. Finalmente una decisione saggia! Era ora che la giudice Apostolico si dimettesse. Non possiamo permettere che le sue posizioni personali influenzino la giustizia. Basta con il permissivismo!

    1. La tua opinione è interessante, ma credo che sia importante considerare anche il principio dell’indipendenza della magistratura. I giudici dovrebbero prendere decisioni basate sulle leggi e sui fatti, piuttosto che su pressioni esterne. Bisogna sempre valutare con attenzione le circostanze prima di giudicare.

      1. Sono d’accordo sul fatto che l’indipendenza della magistratura sia fondamentale per garantire un sistema giusto ed equilibrato. Tuttavia, è anche vero che i giudici operano all’interno di un contesto sociale e legale in continua evoluzione, e a volte è necessario bilanciare l’applicazione rigida della legge con una comprensione delle dinamiche sociali e culturali attuali. Il difficile compito è trovare un equilibrio che rispetti il principio dell’indipendenza, ma che permetta anche un adattamento alle realtà del momento.

        1. Sono completamente d’accordo con te. L’indipendenza della magistratura è cruciale, ma è importante che i giudici abbiano anche la sensibilità e la flessibilità necessarie per interpretare la legge in un contesto che cambia. Trovare quell’equilibrio è complesso, ma essenziale per mantenere la giustizia rilevante e giusta nel tempo.

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