In un’operazione internazionale congiunta, le autorità di Francia e Italia hanno tratto in arresto quattro persone in Corsica, in relazione a gravi accuse di fiancheggiamento e coinvolgimento con un’organizzazione mafiosa. La giustizia francese ha rivelato che, tra i fermati, vi è un uomo ricercato dall’Italia, individuato e catturato nell’isola mediterranea. Questo arresto giunge unitamente alla cattura di tre individui sospettati di essere collegati a un omicidio avvenuto nel territorio corso.
I tre arrestati sono accusati di omicidio in banda organizzata e di partecipazione a un’associazione a delinquere con scopi di natura criminale, in riferimento all’uccisione di Paul-Félix Paoli. Paoli, che gestiva un noto ristorante sulla spiaggia, è stato vittima di un attacco mortale avvenuto il 24 di agosto scorso, come ha chiarito la procura di Marsiglia, incaricata delle indagini sui casi di criminalità organizzata in Corsica.
Tra gli arrestati figura Marc Furfaro, ex candidato indipendentista alle elezioni comunali di Lucciana, situata nell’Alta Corsica. Furfaro era destinatario di un mandato d’arresto europeo, emesso dal tribunale di Cagliari, per concorso aggravato con un’organizzazione mafiosa. Le forze dell’ordine sono riuscite a localizzarlo e prenderlo in custodia in Corsica, mediante una cooperazione giudiziaria tra i due Paesi.
L’operazione è il risultato di un’iniziativa collaborativa avviata in Italia la settimana precedente, culminata con l’arresto di 14 sospettati. Secondo quanto spiegato da Nicolas Bessone, procuratore di Marsiglia, le indagini sono state facilitate dalle rivelazioni di Marco Raduano, un ex capo della “Società Foggiana”. Raduano ha scelto di collaborare con le autorità, fornendo informazioni che hanno permesso di smantellare parte della rete mafiosa e denunciando il supporto che ha ricevuto durante la sua fuga in Corsica.
È prevista per lunedì prossimo, a Marsiglia, una conferenza stampa cui parteciperanno i procuratori della Repubblica di Marsiglia, il procuratore nazionale antimafia italiano, e i procuratori di Bari e Cagliari, con l’intento di fornire ulteriori dettagli sull’operazione e sui suoi sviluppi.