Nel panorama mondiale, la figura di Javier Milei, il Presidente libertario e anticonvenzionale dell’Argentina, sta sempre più affermandosi, suscitando attenzione non solo nel suo Paese ma anche oltreoceano, negli Stati Uniti. Dopo un anno di mandato, Milei si è contraddistinto per le sue iniziative volte a risanare un’economia da tempo in difficoltà, con misure che hanno però generato controversie e un continuo aumento dei tassi di povertà. Nonostante ciò, il sostegno per Milei resta significativo, con oltre la metà della popolazione a suo favore, stando a un recente sondaggio della CB Consultora. Tale popolarità riflette in parte quella di Donald Trump, che ha registrato un consenso simile alle ultime elezioni presidenziali statunitensi.
È significativo notare come Milei abbia ottenuto apprezzamenti da figure di spicco come il miliardario tecnologico Elon Musk, destinato a ricoprire un ruolo centrale nella nuova amministrazione statunitense. Musk ha lodato la leadership di Milei, definendo l’Argentina come un Paese in significativo miglioramento sotto la sua guida. Ma cosa lega questi personaggi, e quanto sono realmente vicini ideologicamente?
Il contributo di Milei nell’abbassare l’inflazione è stato finora ben accolto in patria. Tuttavia, è la sua spinta verso la deregolamentazione che ha destato maggiore interesse negli Stati Uniti, soprattutto tra gli attivisti favorevoli a un governo ridotto, che vedono in Milei un modello da seguire. Tra le sue prime mosse figurano i tagli ai sussidi statali per il carburante e la riduzione del numero di ministeri. Parallelamente, Milei sta cercando di privatizzare diverse aziende statali, con Aerolineas Argentinas in cima alla lista, una compagnia già privatizzata in passato e successivamente rinazionalizzata.
Le politiche di Milei trovano eco nelle proposte di Musk, che, insieme a un altro miliardario, Vivek Ramaswamy, guida il cosiddetto Dipartimento dell’Efficienza Governativa. Anche se non è un vero e proprio dipartimento governativo, questa entità sostiene la necessità di ridurre la spesa governativa negli Stati Uniti. Musk ha persino menzionato l’obiettivo di tagliare $2 trilioni dalla spesa federale, lodando Milei per “cancellare interi dipartimenti” e sperando di emulare questa strategia negli Stati Uniti, con il sostegno di Trump.
Tuttavia, non tutti condividono questo entusiasmo. Monica de Bolle, esperta dell’Istituto Peterson per l’Economia Internazionale, sottolinea che prendere spunto da Milei per ridimensionare il governo non è particolarmente sensato. De Bolle evidenzia come l’Argentina si trovasse in una situazione di emergenza a causa della cattiva gestione delle risorse pubbliche, una realtà molto diversa da quella degli Stati Uniti.
D’altro canto, a livello più profondo, emergono differenze tra Milei e Trump. Sebbene si schierino entrambi contro quella che chiamano “agenda woke”, le loro posizioni economiche divergono. Milei è un sostenitore del libero commercio e dell’integrazione economica regionale, pur criticando le limitazioni imposte dal Mercosur. Trump, al contrario, punta a proteggere l’industria statunitense, anche attraverso misure protezionistiche.
In sintesi, mentre Milei e le sue politiche stanno avendo un impatto considerevole e influente, il contesto e le specificità argentine restano uniche. Analisti e osservatori rimangono cauti su quanto i modelli di politica economica di Milei possano essere replicabili altrove, specialmente in una realtà complessa come quella degli Stati Uniti.
Mah, Milei fa tanto rumore ma mi pare cche la poverta continua a crescere, che tristezza. Sempre sti potenti che si lodano ttra di loro, figuriamoci Elon Muusk che ce capisce lui di noi…
Che dire, Milei sembra proprio un tipo tosto. Certo, non tutti i suoi metodi sono perfetti ma almeno sta provando a fare qualcosa di diverso. Mica male che sia pure apprezzato da Elon Musk, no? Forse c’è da sperare per l’Argentina.
Ma davvero pensano che sia una buona idea seguire sto Milei? L’Argentina non ha mica la stessa situazione degli Stati Uniti. Sarebbe un casino!
È comprensibile avere dubbi, considerata la complessità della situazione economica e politica in Argentina. Milei ha proposte che richiamano il liberalismo economico, ma è importante valutare come questi concetti si adattino al contesto specifico del paese. Le soluzioni applicate altrove, come negli Stati Uniti, potrebbero non essere direttamente trasferibili. Un’analisi approfondita e una comprensione del tessuto sociale ed economico locale sono essenziali per evitare possibili complicazioni.
Interessante vedere come leader di diversi paesi abbiano visioni e strategie differenti. Milei sembra condividere un pensiero liberista comune con figure come Musk, ma la sua applicabilità in argentine rimane un’incognita.
Mi sembra che Milei stia facendo un casino di promesse ma alla fine in pochi vedono i risultati. Come mai la povertà continua ad aumentare?