All’alba del mercoledì 18 dicembre, la tensione si è dissolta nel campo base di Fonteno, dove una folla di soccorritori ha celebrato con un brindisi il successo di un’operazione che li ha visti impegnati per 75 ore consecutive. Ottavia Piana, intrappolata nell’Abisso Bueno Fonteno da sabato a causa di un incidente, è stata finalmente riportata in superficie alle 2:59.
Un’inaspettata accelerazione nei momenti finali dell’operazione ha permesso di completare l’ultimo tratto delle gallerie più rapidamente del previsto. Corrado Camerini, medico e delegato del Soccorso alpino speleologico della Lombardia, ha commentato il lavoro svolto come ben eseguito e necessario, sottolineando che i tempi erano quelli giusti. La gioia ha pervaso il campo base, trasformando la concentrazione dei giorni precedenti in festeggiamenti.
Al fuoriuscire della grotta, Ottavia è stata accolta dal fidanzato in una tenda approntata per mitigare lo shock termico tra l’interno e l’esterno delle gallerie. Dopo un rapido saluto, è stata caricata a bordo di un elisoccorso per raggiungere l’ospedale di Bergamo. Luca Pilo, medico presente con Ottavia durante l’ultima parte del percorso, ha riferito che, sebbene comprensibili momenti di sconforto fossero emersi, la determinazione di Ottavia di uscire al più presto è rimasta costante.
Durante il percorso, si è cercato di mantenere alto il morale di Ottavia anche condividendo con lei messaggi di sostegno inviati da amici e conoscenti, gesto che lei ha profondamente apprezzato, come conferma Giorgio Pannuzzo, speleologo e amico che le è stato accanto negli ultimi passaggi verso la luce. Giunti al campo base, l’accoglienza è stata calorosa e Ottavia è stata affidata a mani esperte. Il successo dell’operazione è stato motivo di orgoglio per i 159 tecnici intervenuti da 13 regioni italiane, che con impegno e dedizione hanno garantito una conclusione positiva di questa difficile avventura.