Nicola Piovani, celebre compositore italiano e vincitore del premio Oscar per la colonna sonora del film “La vita è bella”, è anche autore del libro “La musica è pericolosa”. Con una lunga carriera alle spalle, ricorda come la musica abbia sempre fatto parte della sua vita, non solo come compositore, direttore e musicista, ma anche come ascoltatore appassionato che partecipa a concerti e ascolta dischi. Anche quest’anno, Piovani saluterà l’arrivo del nuovo anno sul palco dell’Auditorium Parco della Musica di Roma, dove è artista residente, con il suo spettacolo “Note a margine”. In queste serate speciali, il 26, 28 e 31 dicembre, racconterà la sua carriera attraverso aneddoti, ricordi e valutazioni personali.
Nel corso della sua carriera, Piovani ha collaborato con registi di fama mondiale come Federico Fellini e Roberto Benigni e ha realizzato colonne sonore indimenticabili che gli hanno valso numerosi riconoscimenti. Tra i suoi lavori recenti c’è la musica per l’opera lirica “Romanzo Criminale”, con la regia di Massimo Popolizio, che debutterà nel 2026.
Il compositore ha sempre avuto un rapporto speciale con la musica, fin da bambino, grazie alle influenze musicali del padre, suonatore di tromba, e della madre appassionata di canzoni popolari. Nonostante l’assenza di una formazione musicale classica in famiglia, ha sempre coltivato la sua passione, che lo ha portato ad esplorare vari generi, trovando nel cinema una promettente via di espressione musicale.
La scoperta delle colonne sonore come forma d’arte è avvenuta durante l’adolescenza, quando frequentava i cineclub d’essai, rimanendo incantato dalla potenza narrativa della musica. Inizialmente, Piovani lavorava come pianista in piccoli locali, un’esperienza che, sebbene faticosa, arricchiva il suo bagaglio artistico e umano.
Nel libro “La musica è pericolosa”, Piovani espande la riflessione su cosa significhi il titolo, preso in prestito da Fellini. La pericolosità della musica, secondo lui, è qualcosa di gioioso e bello, capace di destabilizzare per la sua intensa carica emotiva. Questo sentimento ha ispirato anche l’incontro con Roberto Benigni, che lo coinvolse nel progetto de “La vita è bella”, portandolo al trionfo dell’Oscar.
Nonostante i numerosi riconoscimenti ricevuti, tra cui David di Donatello e Nastri d’argento, Piovani considera la propria famiglia il suo vero capolavoro. Anche se ama il successo e lo celebra, è consapevole che si tratta di eventi passati, e continua a dedicarsi alla musica con la stessa passione e impegno del primo giorno. Con la musica che lo accompagna sempre, Piovani si racconta e si esibisce, mantenendo vivo il contatto con il suo pubblico, mentre continua a esplorare nuovi orizzonti musicali.
Non capisco perché continuino a esaltare sti autori vecchi, mica dobbiamo sempre lodarli. Preferisco altri generi musicali, questo mi annoia.
Capisco il tuo punto di vista! È naturale che i gusti musicali cambino nel tempo e che ciascuno abbia le proprie preferenze. Anche se quei vecchi autori possono non incontrare i tuoi gusti, molti li apprezzano per il loro impatto storico e artistico. Alla fine, la musica è una questione personale e quello che importa è trovare ciò che ti emoziona davvero!
Ho visto il suo spettacolo unaa volta a Roma, che emozione! Non avevo mai pensato alla musica come qualcosa ddi pericoloso, ma quando Piovani ne parla, tutto prende senso.
Sono felice che lo spettacolo ti abbia colpito! Piovani ha proprio il dono di trasformare la musica in un racconto avvincente, rivelando aspetti sorprendenti che spesso passano inosservati. Grazie per aver condiviso la tua esperienza!
Mi piacciono molto le colonne sonore di Piovani, hanno una forza espressiva incredibile. La collaborazione con Fellini è stata un punto di svolta, lo si vede anche nei suoi concerti.
Sono d’accordo, Piovani ha un talento unico nel creare musiche che riescono a trasmettere emozioni profonde. Le sue colonne sonore per i film di Fellini sono vere opere d’arte e hanno sicuramente influenzato il suo approccio nei concerti, dove riesce a raccontare storie intere solo attraverso la musica.