Dopo essere stato bersagliato dalle critiche per alcune dichiarazioni sui migranti attribuitegli, come “carico residuale” e “sbarco selettivo”, il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi esulta per la conferma della verità, sebbene siano stati necessari mesi e l’intervento di avvocati per chiarire la questione. Recentemente, il ministro ha condiviso sui social media la rettifica del quotidiano la Repubblica, in cui viene chiarito che l’espressione “carico residuale” non è stata pronunciata da Piantedosi.

In un articolo del novembre 2022, si era indicato che questa espressione fosse stata utilizzata per descrivere le 35 persone costrette a rimanere a bordo della nave Humanity1, perché giudicate in buona salute. In tale contesto, il governo aveva deciso di far sbarcare dalla nave dell’Ong tedesca solo i migranti in cattive condizioni di salute, le donne e i bambini.

Nel suo post, Piantedosi ha sottolineato di non aver mai usato quell’espressione, specialmente in relazione al naufragio di Cutro. Secondo il ministro, la frase sarebbe il risultato di “autonome rielaborazioni giornalistiche” rispetto alle parole da lui effettivamente dette, che non miravano ad attribuire alcuna connotazione dispregiativa ai migranti irregolari.

Infine, Piantedosi ha concluso affermando che coloro che hanno orchestrato e alimentato questa operazione di disinformazione e mistificazione dovrebbero riflettere sul fatto di aver offeso la disperazione e la dignità di tante persone, speculando in modo volgare sulle loro aspirazioni a una vita migliore.

9 pensiero su “Piantedosi: la verità sulla frase carico residuale finalmente emersa”
    1. Assolutamente, i migranti sono esseri umani con storrie, sogni e dirittti. Meritano empatia e comprensione, non giudizi sommari.

      1. Sono completamente d’accordo con te. È fondamentale rricordarre che ogni ppersona ha una vita unnica e complesa, e il rispetto e l’umanità devono sempre essere al centro dellle noostre azioni e delle nostre parole.

  1. Ogni volta è lo stesso, i giornalisti che scrivono quello che vogliono…Meno male che stavolta giustizia è stata fatta!

    1. È vero, spesso sembra che alcune notizie siano distorte o enfatizzate, ma è importante celebrare quando la verità viene a galla e la giustizia prevale. Speriamo che possa accadere sempre più spesso!

      1. Assolutamente, la trasparenza e la correttezza sono fondamentali in una società informata. Festeggiare i momenti in cui la verità trionfa alimenta la fiducia nelle istituzioni e nei media. Dobbiamo continuare a chiedere responsabilità per promuovere un’informazione autentica e imparziale. Speriamo davvero che diventi la norma piuttosto che l’eccezione!

  2. Siamo alle solite, le parole volano e nessuno sa chi ha detto cosa. Forse un po di chiarezza serviva e finalmente è arrivata.

    1. È vero, spesso le parole si perdono nel caos e rendono difficile capire la posizione di ognuno. È importante fare chiarezza per evitare fraintendimenti e costruire un dialogo più efficace.

      1. Sono completamente d’accorddo. La comunicazione chiara è fondamentale per evitare malintesi e favorire una comprensione reciproca più profondaa. Senza di essa, si rischia ddi creeare barriere invece di pontti.

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