In un delicato equilibrio politico ed economico, la Camera si appresta a votare la manovra finanziaria per il 2025. L’amministrazione ha già posto la fiducia, ma l’approvazione definitiva da parte del Senato potrebbe slittare oltre il periodo natalizio. Molti i bonus in discussione: alcuni verranno eliminati, altri confermati e altri ancora introdotti ex novo. Analizziamo più nel dettaglio le misure previste per il prossimo anno, destinate a famiglie, giovani, donne e lavoratori.

Tra le novità più rilevanti in ambito familiare c’è l’introduzione della Carta per i nuovi nati, un contributo una tantum di 1.000 euro destinato ai genitori con un Isee inferiore ai 40mila euro, volto a sostenere le spese iniziali della genitorialità. Parallelamente, la manovra intende affrontare il calo demografico con varie misure: il bonus per l’asilo nido diventa permanente e viene esteso l’assegno unico, che non influirà più sul calcolo dell’Isee. Il contributo mensile per l’asilo potrà raggiungere i 3.600 euro per bambini nati nel 2024 entro specifiche fasce di reddito e composizione familiare. Inoltre, il congedo parentale sarà più favorevole, con un’ottimizzazione della retribuzione all’80% estesa fino a tre mesi.

Continuando sul tema familiare, il bonus destinato alle mamme lavoratrici verrà ampliato alle lavoratrici autonome che soddisfano determinati requisiti, escludendo quelle con regime forfettario. Un ulteriore supporto arriva dal bonus per attività extra scolastiche, che finanzierà sport e corsi linguistici per figli di famiglie con redditi Isee inferiori a 15mila euro. Il fondo “dote famiglia” fornirà i contributi per associazioni e organizzazioni che offriranno tali attività.

Passando all’ambito lavorativo e giovanile, i fringe benefit sono confermati, con incentivi maggiorati per chi intraprende un nuovo lavoro a oltre 100 chilometri dalla residenza originaria. I premi verranno favoriti dalla riduzione dell’aliquota fiscale dal 10% al 5%. Inoltre, il bonus assunzioni per giovani e donne rimarrà in vigore, così come la decontribuzione nelle zone economiche speciali. Sul fronte fiscale, si estende la flat tax per le partite Iva, innalzando la soglia massima di reddito da 30 a 35mila euro.

Per il 2025 vi sarà un maggiore sostegno per i servizi psicologici, grazie a un incremento dei fondi dedicati. Per quanto riguarda le abitazioni, alcuni bonus verranno ritirati, come quelli per caldaie e verde. Tuttavia, il Superbonus, l’ecobonus e il bonus ristrutturazioni proseguiranno, sebbene con detrazioni inferiori e criteri più stringenti. Rimane anche il bonus mobili, ma perde efficacia il sostegno per decoder e tv, così come il bonus per le colonnine di ricarica delle auto elettriche.

Questo quadro di incentivi e contribuzioni rappresenta una strategia per affrontare le sfide economiche e sociali del 2025, orientata al sostegno delle famiglie, alla promozione delle nascite e all’incentivazione dell’occupazione giovanile e femminile.

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