Salvatore Annacondia, soprannominato “Manomozza”, è conosciuto come un ex boss della mafia pugliese che dopo aver trascorso del tempo a Porto San Giorgio (Fermo), si era stabilito a Civitanova, nella provincia di Macerata. All’età di 67 anni, Annacondia è stato arrestato dalla polizia, accusato di aver tentato di estorcere denaro a un imprenditore del Fermano.

L’arresto è avvenuto sulla costa maceratese, dopo che l’imprenditore, vittima del tentativo di estorsione, si era rivolto alla questura di Fermo per denunciare l’intimidazione subita. Le autorità hanno agito tempestivamente per fermare Annacondia, conducendo l’operazione con successo e riportando una figura di spicco del mondo criminale dietro le sbarre.

Questo evento sottolinea l’importanza della collaborazione tra cittadini e forze di sicurezza, e come le denunce tempestive possano essere cruciali per mettere fine a pratiche criminali come le estorsioni. L’impegno delle forze dell’ordine del territorio nel contrastare tali reati ha dimostrato ancora una volta la loro efficacia e prontezza nell’intervenire contro figure che, nonostante un passato oscuro, tentano ancora di operare al di fuori della legge.

La vicenda di Annacondia è emblematica del perdurare di dinamiche mafiose anche in contesti geografici differenti da quelli di origine, e pone l’accento sulla necessità di vigilanza costante anche nelle regioni che possono sembrare meno vulnerabili. L’arresto di “Manomozza” rappresenta non solo una vittoria per la giustizia, ma anche un messaggio chiaro contro chiunque tenti di replicare simili comportamenti criminali.

La comunità di Civitanova e il resto della costa maceratese possono quindi tirare un sospiro di sollievo dopo questa operazione delle forze dell’ordine, che ha rimosso una minaccia importante dal loro territorio.

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