L’arresto dell’italo-egiziano Sherif Elanain, avvenuto il 9 novembre al suo arrivo all’aeroporto del Cairo, è stato un caso che ha attirato l’attenzione internazionale. Elanain, un 44enne ex attore e produttore di film per adulti, è stato assolto dall’accusa di produzione e diffusione di materiale pornografico in un processo che ha avuto inizio il 16 dicembre in Egitto.

L’uomo, residente a Terni, era stato fermato mentre viaggiava con la madre e la moglie, suscitando immediatamente l’attenzione della diplomazia internazionale, ancora scossa dai precedenti casi di Zaki e Regeni. Il noto avvocato Mohamed Lofty, direttore della Commissione egiziana per i diritti umani, ha assunto la difesa di Elanain, grazie anche all’intervento della giornalista Antonella Napoli, direttrice di Focusonafrica.info.

La conferma dell’assoluzione è giunta tramite l’avvocato Alessandro Russo, che segue la vicenda dall’Italia. Russo ha riferito che la madre di Elanain, residente a Foligno, era profondamente commossa dopo il verdetto favorevole. Il rilascio di Elanain è previsto per il 31 dicembre, con l’obbligo di recarsi al consolato italiano il 2 gennaio, insieme alla madre. Tuttavia, l’eventualità di un appello da parte della procura egiziana non è esclusa.

L’intera vicenda è stata portata alla luce grazie all’intervento di Mary Rider, pseudonimo di Mariagiovanna Ferrante, un’ex collega dell’hard con un passato da giornalista. Lei aveva espresso preoccupazione per Elanain, sospettato di incitamento al vizio, abuso di Internet e di violazione dei valori familiari egiziani, rischiando fino a tre anni di detenzione.

Questo caso ha dimostrato l’importanza della collaborazione internazionale e il ruolo cruciale delle istituzioni italiane in Egitto, che hanno sostenuto la difesa di Elanain, garantendone la libertà.

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