Nella città di Roma, la lotta contro il malcostume dei turisti che scelgono di bivaccare sulle storiche scalinate di Trinità dei Monti è ormai all’ordine del giorno. Gli agenti municipali, muniti di fischietti, sono stati impegnati ad allontanare chi, nonostante i chiari cartelli di divieto, decide di sostare sui gradini consumando cibi come panini e gelati. Tuttavia, il problema del consumo di alimenti nei luoghi storici della capitale non si limita soltanto alla scalinata di piazza di Spagna.
Difatti, il fenomeno del picnic incontrollato si estende anche ad altre celebri piazze e monumenti della città, trasformandoli in veri e propri banchetti all’aperto. A Piazza della Rotonda, di fronte al Pantheon, e sui gradini delle fontane di Giacomo della Porta riapparse dopo il restauro, i turisti si abbandonano al consumo di pizze abbondantly farcite, mentre coppette di gelato sciolto colorano di additivi le storiche pietre. In queste stesse aree, spritz e snack sono serviti con disinvoltura, come se si trattasse di una festa a cielo aperto.
Campo de’ Fiori non è da meno. Il monumento a Giordano Bruno è circondato da turisti assorbiti dal loro picnic, mentre intorno si erge un caotico scenario composto da venditori ambulanti di improbabili utensili e bottiglie di limoncello dalle forme bizzarre. Le fontane di piazza Farnese, appena ritoccate, accolgono chi mangia cibi fritti del rinomato pasticciere di Largo dei Librari, accompagnati da bevande frizzanti.
La situazione si ripete a Piazza Navona e Piazza del Popolo, luoghi in cui il divieto di sedere e consumare cibo sui monumenti sembra essere ignorato da molti, alimentando un circolo di degrado e sporco.
Questo scenario testimonia come nonostante le misure adottate e le multe previste, i divieti stentino a farsi rispettare. Sorprende vedere come turisti e cittadini scelgano di ignorare i significati storici e artistici di Roma, trasformando luoghi di bellezza e cultura in tappe di tour gastronomici improvvisati. Si rende così necessario un monitoraggio continuo e rigoroso, anche per la salvaguardia dei monumenti stessi, spesso danneggiati da sostanze insidiose come olio e sughi.
Gli abitanti del centro storico lamentano ormai da tempo una situazione diffusa di degrado che minaccia di oscurare la magnificenza artistica di Roma. Mantenere la bellezza della città eterna richiede, pertanto, l’impegno non solo delle autorità locali, ma anche dei visitatori che devono imparare a rispettare e valorizzare un patrimonio che appartiene all’umanità intera.