Il sindaco di Terni, Stefano Bandecchi, noto anche come patron dell’università telematica «Nicolò Cusano», ha espresso il proprio disappunto in un video diffuso sui social. Bandecchi ha contestato l’indagine che ha coinvolto l’ateneo e ha criticato aspramente la magistratura, affermando che anche i consulenti del magistrato avrebbero riconosciuto le inesattezze dell’inchiesta. In particolare, l’indagine ha sollevato questioni sulla regolarità dei conti di Unicusano e ha portato al sequestro di 20 milioni di euro, con l’accusa di evasione fiscale contro Bandecchi e alcuni dirigenti.
Le conseguenze della vicenda si sono riflesse su Cusano Italia Tv e Cusano News 7, con la chiusura improvvisa dei canali televisivi il 6 dicembre scorso, lasciando 250 lavoratori in cerca di nuove opportunità. Tuttavia, è stato annunciato che l’università telematica si farà carico degli stipendi di questi dipendenti per quattro mesi.
La chiusura dei canali è stata giustificata, in una nota dell’università, con il fatto che queste emittenti fossero considerate attività commerciali non attinenti agli obiettivi istituzionali dell’ateneo. Nonostante le sfide legali e la crisi corrente, Bandecchi ha deciso di affrontare la situazione con determinazione, critico verso le istituzioni coinvolte. Ha anche menzionato che un accordo da 12,5 milioni di euro con l’Agenzia delle Entrate del Lazio era già stato trovato ma non è stato finalizzato a causa dell’intervento della magistratura e della guardia di finanza.
Le tensioni con le autorità si intrecciano con le ambizioni politiche di Bandecchi, che intende determinare il suo ruolo nelle future elezioni regionali in Umbria. Nel frattempo, le vicende legali continuano a essere un nodo cruciale per il futuro dell’università e delle attività ad essa collegate.