Domenica mattina, nei pressi della basilica di San Paolo fuori le Mura, durante l’apertura della quinta Porta Santa del Giubileo del 2025, si è verificato un imprevisto. Daniela Martani, nota per la sua partecipazione come concorrente al Grande Fratello e all’Isola dei Famosi e poi come opinionista televisiva, ha organizzato una protesta non autorizzata contro la corrida. In compagnia di un’altra donna, Martani ha esposto un cartello con lo slogan “Chiudete la porta alla corrida”, sia in italiano che in inglese. L’azione era indirizzata, secondo l’associazione animalista Peta coinvolta nell’iniziativa, direttamente alla Santa Sede, per incoraggiare il Papa a prendere posizione contro questa pratica violenta.
La polizia ha fermato Martani e l’altra attivista, portandole al commissariato di Tor Carbone per un’identificazione e una denuncia per manifestazione non autorizzata. Sul profilo di Peta UK è comparsa l’informazione, errata, che la cantante fosse stata arrestata. Entrambe, infatti, sono state rilasciate poco dopo, nonostante il fermo avvenuto per aver superato la linea di sicurezza predisposta per l’evento religioso.
La protesta della Martani non è episodio isolato. Lo scorso 8 dicembre, in pieno centro a Roma, cinque attiviste anti-corrida erano state bloccate dalla polizia dopo aver ostacolato il corteo papale diretto a piazza Mignanelli. Anche queste attiviste erano state denunciate per la loro azione.
Martani ha pubblicato foto dell’evento sul suo profilo personale, documentando la sua protesta e il successivo invito degli agenti a salire su una volante per essere portata al commissariato. Peta UK continua a denunciare le morti di decine di migliaia di tori ogni anno nei festival della corrida, molti dei quali in onore di santi cattolici, usando il profilo di Martani per amplificare il messaggio.
L’episodio si inserisce in un contesto più ampio di proteste da parte di attivisti dei diritti degli animali, che continuano a chiedere maggiore attenzione alle loro istanze. Martani è nota anche per altre iniziative pubbliche, come durante la settimana della moda di Milano, dove ha criticato l’uso di pelle con un abito a tema.