Un drammatico incidente avvenuto il 17 dicembre ha sconvolto la routine mattutina di Milano. Intorno alle 9, una bambina di tre anni è stata investita mentre si trovava nel suo passeggino, spinta dalla madre mentre attraversavano sulle strisce pedonali tra piazza Durante e via Casoretto. Il veicolo responsabile, un SUV, si è schiantato contro il passeggino a velocità sostenuta e, nonostante l’impatto, il conducente non si è fermato a prestare soccorso. La piccola ha riportato traumi e contusioni al volto ed è stata trasportata in codice giallo all’ospedale Niguarda, mentre la madre, una donna bengalese di 31 anni, è rimasta miracolosamente illesa.

L’enorme eco suscitato dall’incidente ha evocato ricordi di un altro episodio simile avvenuto la settimana precedente, che aveva avuto esiti tragici. La polizia locale, sotto la guida del nuovo comandante Gianluca Mirabelli, si è messa all’opera per rintracciare il responsabile dell’investimento. L’indagine è stata complessa e ha richiesto circa sette ore di intenso lavoro. Decisiva è risultata la testimonianza visiva fornita da una dashcam installata su un furgone che si trovava nelle vicinanze al momento dei fatti. Nonostante non avesse captato la targa, le immagini hanno permesso agli agenti di identificare marca, modello e colore della vettura coinvolta — un’Audi Q3 bianca.

Queste informazioni si sono rivelate cruciali per incrociare i dati con i sistemi di videosorveglianza presenti nella zona, svelando così il percorso seguito dal suv sia prima che dopo l’incidente. Alla fine, l’automobilista, un uomo di 61 anni, incensurato e residente fuori città, è stato rintracciato nel pomeriggio. L’arresto è avvenuto in via Melchiorre Gioia, quando il colpevole si è avvicinato alla sua auto parcheggiata. In seguito, l’uomo, individuato come Angelo Z., un dirigente del Comune di Milano che lavorava presso la direzione centrale unica appalti di Palazzo Marino ma attualmente sospeso per altri motivi, è stato accusato di lesioni stradali e omissione di soccorso.

Le autorità hanno compiuto diversi tentativi per localizzarlo, cercando sia nel suo ufficio che presso il suo domicilio, inizialmente senza fortuna. Dopo l’arresto, il 61enne è stato condotto negli uffici di via Custodi in attesa dell’udienza di convalida dell’arresto e di un potenziale processo per direttissima. Questo evento solleva nuovamente il dibattito sulla sicurezza stradale e l’importanza di una maggiore responsabilità da parte degli automobilisti.

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