sopravvivenza, ma di giustizia», aggiungeva. Le parole di Luigi Mangione sembrano riecheggiare l’antico risentimento contro un sistema percepito come ingiusto e oppressivo. Questo singolo episodio di violenza ha innescato un’ondata di discussioni e riflessioni sulle piattaforme social, che hanno dato voce a un malcontento che, seppur sotterraneo, sembra essere sempre più diffuso.

L’omicidio del ceo di United Healthcare, Brian Thompson, ha scosso l’intera nazione, creando un miscuglio di reazioni estreme. Sui social media, Mangione è stato trasformato in qualcosa di simile a un simbolo, un alter ego vendicatore chiamato “The Adjuster”. Gli utenti hanno riversato la loro frustrazione tramite post, video e meme, inneggiando alla sua figura e trasformandola in un inaspettato emblema di ribellione. Anche se non si può giustificare un atto così violento, per molti si è trattato di un chiaro segnale di esasperazione nei confronti delle disuguaglianze all’interno del sistema sanitario statunitense.

Ci sono state manifestazioni di solidarietà sotto forma di musica, con canzoni che celebrano l’atto come una rivendicazione contro la mercificazione della salute. Tanti memi e video amatoriali accompagnano canzoni come “Criminal” di Britney Spears, suggerendo una fascinazione per l’antieroe Mangione. Alcuni hanno ulteriormente immortalato lo slogan “Deny, Defend, Depose” su oggetti di merchandising, diventati oggetti di culto all’interno di questa sottocultura digitale.

L’arresto di Mangione al McDonald’s di Altoona, Pennsylvania, ha scatenato recensioni negative nei confronti del ristorante su Google Maps, in un fenomeno noto come “review bombing”, dove gli utenti esprimono il loro dissenso verso il luogo o il servizio associato all’evento. L’intervento tempestivo di Google per rimuovere i commenti fuorvianti non ha comunque placato le critiche mosse dai sostenitori dell’assassino, che accusano i dipendenti del fast food di tradimento.

Rimane incerto come questa improvvisa ondata di adesione e protesta si svilupperà nel tempo. Forse si dissolverà, lasciando solo un breve ricordo dell’eroe improvvisato; o forse, questa vicenda alimenterà una più ampia riflessione sulla giustizia del sistema sanitario e sui metodi di protesta accettabili. Un parallelo è stato tracciato con l’ideologia di Ted Kaczynski, il noto Unabomber, che già negli anni ’90 cercava di scuotere le coscienze, seppure attraverso atti estremi e violenti. Quello che è certo è che quest’episodio non si limita a una semplice questione di giustizia sociale, ma tocca corde profonde di frustrazione e rabbia accumulate nel tempo.

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