Nel tardo pomeriggio di ieri, una deflagrazione ha sconvolto una tranquilla giornata nella località di Aprilia, collocata tra Roma e Latina. L’incidente ha colpito una villetta bifamiliare situata in via Apollo, nei pressi del Genio Civile. La tragedia ha causato la morte di Carlotta, una bambina di undici anni che si preparava a celebrare il suo dodicesimo compleanno il prossimo 23 dicembre, e di sua nonna, Laura Di Petrillo, di 73 anni. L’esplosione ha lasciato gravemente ferito il nonno, Giovanni Raffa, 79 anni, ex rappresentante della Lega in città, ora commissario locale dello stesso partito e già consigliere comunale. L’uomo è stato trasportato in ospedale in condizioni critiche, essendo stato scaraventato fuori dall’edificio dall’onda d’urto.

L’allerta è stata lanciata alle 17.30, e le prime indagini suggeriscono che una fuga di gas del sistema di riscaldamento autonomo sia alla base del devastante scoppio. Le autorità competenti, inclusi i vigili del fuoco di Latina e i carabinieri, insieme alle ambulanze dell’Ares 118, hanno operato sul luogo per ore, cercando di rintracciare eventuali altre vittime. Un’inquilina dell’immobile risulta ancora non reperibile, nonostante la sua automobile sia parcheggiata di fronte alla villetta, ma non si registrano finora segnalazioni di altri dispersi.

La detonazione ha avuto una tale potenza da muovere anche le vetture parcheggiate intorno e danneggiare parzialmente le altre villette adiacenti. Fortunatamente, queste ultime non sono state dichiarate inagibili. Gli abitanti delle case vicine, scossi e terrorizzati, hanno immediatamente abbandonato le loro abitazioni appena udito il boato e l’edificio principale si è rapidamente piegato su se stesso a causa dell’incendio scoppiato.

Nel contesto di una scena straziante, i genitori di Carlotta, accorsi disperati sul luogo dell’esplosione, hanno ricevuto il sostegno dei carabinieri e del personale psicologico dell’Ares 118. La bambina era solita trascorrere i pomeriggi con i nonni, a cui era affidata fino al rientro dei genitori.

Sebbene le cause esatte della deflagrazione siano ancora da accertare, gli inquirenti stanno esaminando con particolare attenzione il bombolone di GPL esterno che, intatto, suggerisce che la fuga di gas possa aver avuto luogo all’interno dell’abitazione. Una scintilla, in un ambiente impregnato di gas, potrebbe essere stata sufficiente a innescare l’inferno. Per comprendere meglio la dinamica e il motivo per cui l’ambiente si sia saturato di gas, saranno vagliati i documenti relativi alla manutenzione dell’impianto di riscaldamento. Ulteriori sopralluoghi tecnici sono previsti per valutare eventuali perdite nelle tubature che collegano il serbatoio esterno agli impianti interni della cucina e del riscaldamento.

Intanto, si attende che Giovanni Raffa, se le sue condizioni lo permetteranno, possa fornire una testimonianza che chiarisca ciò che ha portato all’inaspettata e tragica esplosione.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *