Nel contesto di una complessa vicenda legale, un fiorentino ha avanzato la sorprendente pretesa di essere riconosciuto come erede della storica casata dei Medici e, in qualità di tale, ha chiesto allo Stato italiano un risarcimento di 84 milioni di euro. Questa richiesta si basa sul legame affermato dall’uomo con Anna Maria Luisa de’ Medici, meglio conosciuta come l’Elettrice Palatina, la quale nel 1737 siglò il celebre «Patto di famiglia», donando la ricca eredità della sua famiglia a Firenze. Tale accordo assicurò la perpetuazione del legame tra l’arte collezionata dai Medici e la città toscana, sventando la dispersione di un inestimabile patrimonio culturale.
La querelle legale ha preso avvio nel 2016, quando il presunto erede ha chiesto ufficialmente ai tribunali di essere riconosciuto legittimo successore della Palatina, asserendo che il testamento da lei redatto costituirebbe, in realtà, una sorta di trattato internazionale, e perciò valido al di là della legislazione italiana sull’eredità. Sulla base di questo presupposto, l’uomo ha chiesto somme di denaro, calcolate con precisione, per beni che avrebbero raggiunto l’ammontare complessivo da lui reclamato. Tali beni includerebbero lavori mai realizzati per la Cappella della chiesa di San Lorenzo, oltre a fondi dell’antico «Monte del Sale o del Redimibile».
Tuttavia, la Corte d’Appello di Firenze ha respinto le pretese, confermando la sentenza di primo grado emessa nel 2019 che non riconosceva alcuna validità alla domanda del richiedente. In tale occasione, oltre a rigettare le richieste, il Tribunale aveva anche comminato una sanzione per lite temeraria, decisione che è stata poi annullata, rimanendo però la condanna al pagamento di 35 mila euro per le spese legali.
I giudici della Corte d’Appello, Sgambati, Ermini e D’Amelio, nella loro sentenza hanno ribadito l’infondatezza giuridica delle argomentazioni presentate, ritenendo il legame tra il testamento e il «Patto di Famiglia» del tutto privo di consistenza giuridica. Di fatto, hanno stabilito che il documento del 1739 non è altro che un testamento e non un accordo internazionale, non attribuendo quindi alcunché al presunto erede.
Questa storia peculiare mette in luce, ancora una volta, l’attenzione e i tentativi d’interpretazione che continuano a circondare l’incredibile lascito storico e culturale dei Medici, un’eredità che, nonostante il tempo, conserva ancora la capacità di innescare rivendicazioni.