Google Maps si è rivelato un alleato prezioso per numerose persone che si sono trovate disorientate in città sconosciute. Molti individui oggi farebbero fatica a orientarsi anche tra le strade del proprio quartiere senza l’ausilio di una mappa digitale sullo smartphone. Tuttavia, l’utilizzo della piattaforma non si limita solo alla navigazione. Alcuni utenti si dilettano infatti in giochi online cercando di identificare esattamente dove è stata scattata una foto specifica da Street View, mentre in altre situazioni, Google Maps è diventato uno strumento essenziale per le forze dell’ordine nella risoluzione di casi irrisolti.

Un caso emblematico si è verificato in Spagna. A fine 2023, in provincia di Soria, nella regione di Castilla y Leon, un uomo ha denunciato la scomparsa del fratello 33enne, di origine cubana. L’ultimo contatto era avvenuto tramite messaggi, in cui il fratello menzionava un incontro con una donna e la sua intenzione di sbarazzarsi del cellulare. Dopo quell’episodio, di lui non si seppe più nulla. Nonostante numerose e approfondite indagini, la svolta è arrivata grazie a un’immagine di Google Street View. La foto ritraeva un uomo a Tajueco mentre inseriva una grande busta di plastica bianca nel bagagliaio di un’auto rossa. La forma della busta ricordava la sagoma di un corpo umano. Ulteriori indagini identificarono il principale sospettato nel vicino di casa della vittima, conosciuto come El Lobe de Tajueco. Arrestato il 12 dicembre, insieme alla moglie della vittima, con cui aveva una relazione, il caso si concluse con il ritrovamento dei resti della vittima nel cimitero di Andaluz.

Un altro esempio di risoluzione di casi attraverso Google Maps riguarda il boss mafioso siciliano Gioacchino Gammino, che apparteneva all’organizzazione criminale “Stidda”. Gammino fuggì dal carcere di Rebibbia nel 2002 e rimase latitante per 20 anni. Fu arrestato in Spagna, a Galapagar, nel dicembre 2021. Grazie alle immagini di Street View e ai social media, gli investigatori riuscirono a confermare la sua posizione. Gammino era ritratto davanti al suo negozio di frutta e verdura accanto al ristorante di cucina italiana di sua proprietà, confermando le supposizioni delle autorità italiane che lo cercavano per associazione mafiosa, omicidio e traffico di stupefacenti.

Anche le autorità fiscali, in Italia e oltre, hanno trovato in Google Maps un alleato contro le frodi. Utilizzando immagini satellitari e di Street View, verificano se le grandi proprietà di lusso dichiarate siano in linea con quanto effettivamente visibile. Questa pratica è stata dibattuta in paesi come la Francia, dove le autorità hanno sfruttato queste piattaforme per identificare beni di lusso non dichiarati, come piscine nascoste o campi da tennis.

Vicende simili legate a Google Maps si sono verificate altrove. Negli Stati Uniti, ad esempio, un veicolo sommerso nel lago vicino a Wellington, Florida, è stato individuato grazie alle immagini del servizio, portando al ritrovamento del corpo di William Moldt, scomparso misteriosamente nel 1997. In Michigan, un uomo che decorava un albero di Natale notò un’auto in un laghetto e scoprì che apparteneva a Davie Lee Niles, scomparso nel 2006.

Persino incidenti apparentemente drammatici si rivelano false allarmi, come avvenuto a St. John’s, in Inghilterra. Una bambina immortalata sdraiata sul marciapiede fece pensare al peggio, ma si trattava in realtà di un semplice gioco.

Anche nel caso di una rapina del 2011, si riuscì a giungere a una svolta grazie alle immagini di Google Street View. Anni dopo, una testimone riconobbe i rapinatori che, inconsapevolmente, erano stati immortalati dal famoso servizio di Google.

Google Maps, Google Earth e Street View hanno mostrato di essere strumenti potenti, non solo per la navigazione ma anche per la risoluzione di complessi misteri che altrimenti potevano rimanere sepolti nel tempo.

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