Martina Voce, una giovane fiorentina di 21 anni, si trova ricoverata in un ospedale di Oslo a seguito di un’aggressione brutale subita nel dicembre scorso. Le immagini pubblicate da un celebre giornale norvegese, VG, mostrano la ragazza nella sua stanza d’ospedale mentre affronta le conseguenze di un’orribile violenza.
Le fotografie, realizzate da Helge Mikalsen, ritraggono Martina con le braccia ingessate dalle dita ai gomiti, una canula al collo per la tracheostomia e una lunga cicatrice sul petto. Un sondino nasale la alimenta, mentre i suoi capelli, un tempo ricci e rossi, sono stati rasati per permettere i vari interventi chirurgici.
La giovane donna è circondata dall’affetto familiare, visibile nei disegni colorati della sorella minore appesi alle pareti e nella presenza costante dei genitori, che dal 20 dicembre si alternano accanto a lei tenendole la mano, giorno e notte. Questa terribile storia ha avuto inizio quando il suo ex fidanzato, Mohit Kumar, un ingegnere di 24 anni di origini indiane, ha fatto irruzione nel negozio di Oslo dove Martina lavorava, colpendola con 30 coltellate.
La rapida reazione dei colleghi, tra i quali si trovava anche l’attuale fidanzato di Martina, è stata determinante per salvarla. Tuttavia, Kumar era già riuscito a ferirla gravemente, raggiungendo punti vitali come la giugulare, la schiena e la nuca.
Immediatamente trasportata in ospedale, Martina è stata sottoposta a un coma farmacologico per giorni, mentre i medici eseguivano operazioni delicate che hanno coinvolto la carotide, la giugulare e le mani. Gli specialisti hanno inoltre dovuto operare sul fronte maxillo-facciale.
Il giorno di Natale si è risvegliata, pronunciando la prima parola: «Ciao». Nei giorni successivi, con una voce che ritrovava forza, ha raccontato al padre gli attimi di terrore vissuti: l’ex fidanzato non le ha dato neanche il tempo di reagire, attaccandola di sorpresa.
Mohit Kumar, anch’egli ricoverato per le ferite subite, è ora accusato di tentato omicidio. Per Martina, il percorso di recupero è ancora lungo e complesso, con i medici che stimano ulteriori sei settimane di degenza. Nonostante persistentemente soffra di problemi di sensibilità a causa delle lesioni ai nervi, Martina è determinata a riconquistare una vita normale nella città che aveva scelto per il suo futuro.
Questo episodio ha sconvolto la comunità, ma la forza di Martina nel voler ritornare alla normalità e ricostruire la sua vita a Oslo rappresenta un messaggio di resilienza e speranza.