Questa settimana, il cognome Mangione è stato al centro dell’attenzione per un tragico evento. Luigi Mangione, un uomo di 26 anni, è stato accusato dell’omicidio di Brian Thompson, dirigente di un’importante compagnia di assicurazioni sanitarie nella città di New York. Tuttavia, il nome Mangione è stato, per decenni, sinonimo di benessere, potere, prestigio e filantropia, in particolare all’interno della comunità italiana di Baltimora. Secondo Giovanna Aquia Blatterman, una residente della zona, la famiglia Mangione è una delle più rispettate della comunità italiana locale.

Giovanna Aquia Blatterman, immigrata dalla Sicilia nel 1953, ha conosciuto tre generazioni di Mangione e li descrive come una famiglia generosa e di successo autonomo. Mangione era considerato affascinante e intelligente, ma negli ultimi giorni sembra essere emersa un’altra parte di lui. La Blatterman sottolinea l’importanza del principio della presunzione di innocenza come uno dei maggiori onori di essere cittadini americani.

Le origini dei Mangione affondano nel cuore di Little Italy a Baltimora, un quartiere dove la comunità italiana si stabilì tra il XIX e il XX secolo. Nicholas Mangione Sr, nato nel 1925 in questo angolo di Baltimora, crebbe in una famiglia di immigrati poveri. Dopo aver servito in Marina durante la Seconda Guerra Mondiale, tornò nel Maryland dove fondò una serie di attività, costruendosi una reputazione di imprenditore determinato.

Tuttavia, la figura di Mangione Sr non è stata esente da controversie. Nel 1988, un episodio di razzismo presso la sua proprietà, il Turf Valley resort, attrasse l’attenzione dei media locali. Nonostante ciò, all’interno della comunità italiana di Baltimora, la lealtà verso Nicholas Mangione rimane solida, ricordato come un uomo eccezionale e generoso.

Dopo la sua morte nel 2008, il patriarca lasciò una numerosa discendenza, tra cui Luigi Mangione. Luigi, cresciuto in un contesto di privilegio, ha frequentato istituti privati di prestigio, come la Gilman School nei sobborghi di Baltimora. Tuttavia, le recenti accuse nei suoi confronti sollevano molti interrogativi su come un giovane promesso possa giungere a una situazione così drammatica.

La famiglia Mangione, generalmente riservata, ha espresso stupore e devastazione per l’accaduto tramite un breve comunicato del cugino e legislatore statale Nino Mangione. In molti preferiscono mantenere il silenzio su quanto sta accadendo.

A Baltimora, i Mangione sono ricordati per il loro contributo nella comunità, come testimonia una targa all’ingresso del Family Center del Greater Baltimore Medical Center, segno del loro impegno filantropico. Giovanna Aquia Blatterman sottolinea che, nonostante la loro fama e ricchezza, i Mangione restano persone accessibili.

Oggi, il nome della famiglia si trova a confronto con un momento estremamente difficile, mentre il processo legale fa il suo corso. I pensieri corrono anche alla famiglia della vittima, Brian Thompson, in questo complesso dramma che coinvolge due famiglie in continua sofferenza nella città di New York e Baltimora.

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