L’episodio che ha scosso la tranquilla Nuoro, come raccontato dal giovane unico sopravvissuto, è tra i più tragici e incomprensibili. Il ragazzo, di soli 14 anni, racconta con una voce debole e una medicazione vistosa sul volto, che la sua famiglia era tranquilla la sera prima del tragico evento. L’orrore è scoppiato la mattina successiva, risvegliandolo con grida e spari. L’uomo che era suo padre ha cercato di sterminare tutta la famiglia, lasciando solamente il piccolo 14enne come unico testimone oculare di questa tragedia.

Gli investigatori non hanno ancora trovato un movente alla folle azione di Roberto Gleboni, che ha usato la sua pistola semiautomatica 7,65 per sparare almeno 15 colpi, uccidendo quattro persone prima di togliersi la vita. Gli accadimenti di quella mattina, ricostruiti dal 14enne nel reparto di Otorinolaringoiatria dell’ospedale San Francesco di Nuoro dove è ricoverato, rimangono impressi nella mente di chi ascolta.

Il giovane racconta di essersi svegliato al suono delle grida e degli spari, senza capirne inizialmente il motivo. È soltanto quando è stato raggiunto dal padre nella sua cameretta che ha compreso l’atrocità della situazione. Il colpo di pistola, fortunatamente, lo ha colpito solo di striscio alla guancia. Ha quindi deciso di fingersi morto, alzandosi solo quando il padre ha lasciato la casa.

Le indagini, così come i tentativi di capire il movente di questa strage, continuano. Gli inquirenti interrogano parenti, conoscenti e vicini di casa, alla ricerca di un perché. Saranno analizzati telefoni e dispositivi elettronici della famiglia e la situazione patrimoniale per cercare di fare luce su quello che rimane un doloroso mistero.

Nel frattempo, la città si stringe intorno alla famiglia delle vittime e ai sopravvissuti, organizzando una fiaccolata in loro onore e per portare solidarietà a tutti coloro che sono stati coinvolti in questa tragedia. Una città che condivido il suo dolore nel tentativo di lenire, seppur in minima parte, la sofferenza provocata da questo straziante evento.

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