Chiara Petrolini, 21 anni, è al centro di una vicenda che ha sconvolto la tranquilla comunità di Vignale di Traversetolo, nel parmense. La giovane, accusata di aver partorito e seppellito i suoi due figli nel giardino di casa, ha scelto di avvalersi della facoltà di non rispondere durante l’interrogatorio davanti al Gip del Tribunale di Parma. L’accusa nei suoi confronti è gravissima: omicidio premeditato e occultamento di cadavere.

La scelta di non rispondere

Accompagnata dal suo legale, Nicola Tria, Chiara è arrivata in tribunale cercando di sfuggire ai flash dei fotografi, nascondendosi dietro dei fogli. Indossava una camicia bianca e jeans, ma il suo aspetto era segnato dalla tensione. “È stata una decisione di natura tecnica”, ha dichiarato l’avvocato, spiegando che la scelta di non rispondere non preclude la possibilità che Chiara possa fornire dichiarazioni o sottoporsi a un nuovo interrogatorio in futuro. “Ha già collaborato in due occasioni precedenti”, ha aggiunto Tria, sottolineando come la ragazza abbia già fornito elementi utili per la ricostruzione dei fatti.

La scoperta dei corpi

La tragedia è emersa il 9 agosto 2024, quando il primo corpicino è stato ritrovato nel giardino della casa della famiglia Petrolini, proprio mentre i genitori di Chiara e suo fratello si trovavano in vacanza negli Stati Uniti. A seguito di questa terribile scoperta, sono stati eseguiti esami del DNA che hanno rivelato la maternità di Chiara e la paternità del suo fidanzato. Ma lo shock non era ancora finito: durante ulteriori ricerche, gli investigatori hanno ritrovato altri resti, appartenenti a un secondo neonato, morto oltre un anno prima.

Dichiarazioni sconvolgenti

Nelle prime dichiarazioni spontanee, Chiara aveva confessato di aver nascosto il corpo del primo neonato perché voleva tenerlo “vicino a sé”. Questa affermazione ha sconvolto gli inquirenti, che hanno iniziato a indagare su una possibile seconda gravidanza. E così, quando hanno scavato nuovamente nel giardino, hanno trovato le ossa di un secondo bambino, partorito alla 40esima settimana di gestazione.

Il colonnello Andrea Pagliaro, comandante provinciale dei carabinieri di Parma, ha spiegato che inizialmente si sospettava un coinvolgimento della famiglia nella macabra vicenda. Tuttavia, con il progredire delle indagini, è emerso che né i genitori né il fidanzato di Chiara fossero a conoscenza delle gravidanze.

Un mistero ancora irrisolto

La comunità locale è sotto shock. Come ha potuto una giovane donna nascondere per così tanto tempo due gravidanze e compiere gesti così estremi senza che nessuno se ne accorgesse? Le indagini proseguono e gli investigatori stanno cercando di capire cosa possa aver portato Chiara a un tale atto di disperazione.

Nel frattempo, Chiara Petrolini rimane agli arresti domiciliari, mentre la procura continua a indagare per fare piena luce su una vicenda che ha lasciato sgomenta l’intera Italia.

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