Un tragico episodio di violenza estrema ha colpito il quartiere di Quarto Oggiaro a Milano. Un sedicenne, vittima di abusi atroci, sarebbe stato sequestrato e seviziato da due individui, un quarantaquattrenne e un quattordicenne, in una cantina di un edificio di edilizia popolare. Le accuse mosse dalla magistratura includono violenza sessuale, sequestro di persona, lesioni, produzione di materiale pedopornografico e rapina, in quanto i presunti aggressori avrebbero sottratto il cellulare del minore.

Le indagini, avvolte nel massimo riserbo, hanno svelato che l’aggressione è avvenuta nella notte tra il 9 e il 10 dicembre. A darne notizia è stata la polizia che, trovando il giovane semi-nudo in strada, è riuscita a risalire agli autori grazie alla testimonianza della vittima. Quest’ultima ha fornito il nickname del quattordicenne su Instagram, aiutando così gli investigatori a giungere a una conclusione e a effettuare i fermi.

Gli abitanti del quartiere, profondamente scossi, hanno tentato di farsi giustizia da soli durante l’arresto dei presunti colpevoli, manifestando l’indignazione per l’accaduto. I magistrati, tra cui Letizia Mannella e Ilaria Perinu della Procura, stanno valutando l’ipotesi di contestare il reato di tortura, definendo gli atti compiuti come qualcosa che ricorda un «film dell’orrore» e una rappresentazione della «degradazione umana».

Oltre alle accuse di violenza, l’inchiesta si sta concentrando sulla relazione tra i due minorenni coinvolti, per capire se il rapporto fosse di amicizia o se fosse limitato a un contatto virtuale attraverso i social network. Inoltre, c’è da chiarire se altri abusi siano avvenuti nelle abitazioni dei due arrestati.

La vittima, che presenta un disturbo cognitivo, è attualmente ricoverata e verrà ascoltata dagli inquirenti non appena le sue condizioni lo permetteranno. La famiglia del sedicenne, che vive con il padre e le sorelle, è seguita dai servizi sociali. Intanto, la procuratrice Perinu sta preparando la richiesta di convalida del fermo e di custodia cautelare per il quarantaquattrenne.

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