Un individuo, già noto alle autorità, è stato arrestato ieri sera oltre le 23 a Lanzarote dalla Guardia Civile. Potrebbe essere il presunto responsabile dell’attacco violento a Salvatore Sinagra, un siciliano di 30 anni attualmente in cura nell’unità di terapia intensiva del Doctor Negrin, l’Ospedale Universitario di Gran Canaria. L’identità del sospettato non è stata divulgata, tuttavia, si sa che risiede a Lanzarote e ha precedenti penali. Attualmente, è sottoposto ad un interrogatorio da parte degli investigatori della Guardia Civile riguardo all’episodio di violenza avvenuto lo scorso 26 gennaio in un locale di Playa del Carmen, una rinomata meta turistica nelle Canarie.

Il viceconsolato d’Italia alle Canarie, rappresentato da Gianluca Cappelli Bigazzi, sta fornendo supporto ai familiari di Sinagra e ha dichiarato: «Abbiamo fiducia nell’operato della Guardia Civile, che sta conducendo un’indagine approfondita sul caso e ha portato a dei progressi». A Gran Canaria sono giunti anche il padre, il fratello e una cugina di Sinagra per stargli accanto in questi momenti critici. «Siamo solidali con la famiglia, che sta attraversando situazioni estremamente difficili a causa delle condizioni assai gravi del loro congiunto», ha concluso il console Cappelli Bigazzi.

L’arma utilizzata nell’attacco, che potrebbe essere stata una spranga o un tirapugni, non è ancora stata individuata. Salvatore Sinagra ha subito lunedì un’intervento chirurgico delicato al cranio nel tentativo di ridurre l’esteso ematoma. Secondo il viceconsolato d’Italia alle Canarie, Gianluca Cappelli Bigazzi, «le sue condizioni sono gravi ma stabili e viene mantenuto in coma farmacologico indotto». Il personale sanitario sta facendo tutto il possibile per garantire il mantenimento delle funzioni vitali.

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