Il caso di Salvatore Sinagra, trentenne siciliano originario di Favignana, ha scosso profondamente la comunità siciliana e quella di Lanzarote, in Spagna. Sinagra è stato vittima di un’aggressione violenta davanti a un bar, il cui movente appare ancora nebuloso. Per gestire quel tipo di attività, Salvatore si era trasferito in Spagna cinque anni fa, prendendo in gestione Vizio Cafè, una nota caffetteria dell’isola di Lanzarote. Tuttavia, aveva ormai deciso di lasciarsi alle spalle quell’avventura, desideroso di ritornare alle radici, a Favignana, per avviare una nuova impresa commerciale.

Una serata apparentemente tranquilla con alcuni amici si è trasformata in un incubo. Sinagra stava giocando a calcio balilla in un locale frequentato, il “Sin Nombre”. Un alterco con alcuni avventori, iniziato in modo quasi banale, ha preso una piega violenta. Uscendo a fumare, è stato brutalmente assalito con calci e pugni, forse servendosi di un tirapugni o di una spranga di ferro, fino a lasciarlo al suolo con il cranio fratturato. Sinagra è stato immediatamente soccorso e trasferito in gravi condizioni all’ospedale di Las Palmas.

Ora lotta tra la vita e la morte, ricoverato nel reparto di rianimazione del Dr. Negrín a Gran Canaria. Operato per ridurre gli ematomi e riportare alla normalità il cranio colpito, versa in uno stato di coma farmacologico con rischio di lesioni irreparabili. La famiglia, al fianco del giovane, è distrutta e chiede giustizia. Il padre, Andrea Sinagra, noto pescatore di Favignana, ha volato immediatamente alle Canarie. Da giorni, veglia preoccupato sul figlio, sperando in un miracolo divino mentre le indagini delle autorità locali proseguono per far luce sull’accaduto.

Il padre ha cercato il supporto del consolato italiano e delle forze dell’ordine spagnole, accompagnato da legali italiani e locali per avere un quadro più chiaro di quanto accaduto quella fatidica notte, ma senza successo. Nonostante le registrazioni delle telecamere nei paraggi siano all’analisi, un colpevole ancora non è stato individuato. Alcuni testimoni, precedentemente disposti a collaborare, sembrano essersi dileguati nell’ombra.

La vicenda ricorda un altro drammatico episodio in Spagna, quando nel 2017 Niccolò Ciatti perse la vita dopo un’aggressione in una discoteca a Lloret de Mar. Anche la storia di Sinagra evidenzia l’urgenza di giustizia e invita chiunque abbia informazioni a farsi avanti e denunciare. La comunità italiana e spagnola è chiamata a unirsi in un appello di solidarietà affinché la verità venga a galla e i responsabili siano individuati.

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