Il consigliere Balwinder Singh, eletto nel maggio 2023 con la lista di centrodestra “Fabio Rolfi sindaco”, ha rassegnato le dimissioni dal consiglio comunale di Brescia. Le dimissioni, presentate il 2 aprile presso il palazzo Loggia, segnano la fine della sua carica durata quasi due anni. Singh, 49 anni, è stato al centro di polemiche e controversie, portando l’intero consiglio comunale in una situazione di disagio. La scelta di lasciare l’incarico è stata salutata come giusta e matura dal capogruppo di Brescia Civica, Massimiliano Battagliola, il quale gli ha augurato di chiarire al più presto la sua situazione giudiziaria.
L’inchiesta, coordinata dalla pm Marica Brucci, coinvolge Singh e la moglie, accusati di maltrattamenti nei confronti delle figlie. Una figlia diciassettenne è stata posta in una comunità protetta dal Tribunale dei minori, mentre la maggiore ha lasciato la casa per vivere con il fidanzato appena diventata maggiorenne. Inoltre, il figlio ventiseienne di Singh è stato arrestato con l’accusa di violenza sessuale nei confronti della sorella maggiore.
Secondo quanto emerso dalle indagini, i genitori avrebbero sottoposto le figlie a umiliazioni e violenze fisiche e verbali sin dal 2005, impedendogli di vivere una vita conforme ai valori occidentali e prospettando loro un futuro con matrimoni combinati. La situazione è venuta alla luce grazie al coraggio della figlia minore, che ha confessato le proprie sofferenze a un’insegnante attraverso un biglietto durante una mostra contro la violenza sulle donne.
Entrambi i genitori, in attesa del processo, sono stati sottoposti a divieto di avvicinamento e braccialetto elettronico. Le rivelazioni sul clima famigliare sono scioccanti: le ragazze sarebbero state minacciate e aggredite per motivi futili, come l’uso di Facebook o per il taglio dei capelli, cosa non accettata dalla loro cultura.
La vicenda ha provocato un forte impatto politico e etico nel contesto consiliare, costringendo il gruppo Brescia Civica a distanziarsi dai valori propugnati da Singh. Tuttavia, il consigliere dimissionario si è detto pronto a collaborare con il suo legale per affrontare le accuse. La sostituzione di Singh nel consiglio comunale sarà affidata a Federico Sai, il primo dei non eletti della lista.