A Santo Spirito, quartiere a nord di Bari, si è verificato un tragico evento nella tarda mattinata: Franco Dogna, 63 anni, è stato ritrovato privo di vita nella sua abitazione, vittima di un’aggressione a colpi di coltello. Il ritrovamento del corpo è avvenuto grazie alla sorella e al cognato, che, non riuscendo a mettersi in contatto con lui dalla giornata precedente, si sono recati presso l’abitazione dell’uomo. Una volta giunti, hanno ottenuto l’accesso grazie alle chiavi di un vicino, scoprendo così il corpo esanime dell’uomo riverso in una pozza di sangue.

Franco Dogna era un impiegato della Exprivia di Molfetta, una società specializzata in progettazione e sviluppo software, dove lavorava in modalità smartworking. I vicini lo ricordano come una persona tranquilla e benvoluta nel quartiere. Appassionato di pesca e frequentatore abituale dei bar delle vicinanze, Dogna organizzava spesso cene con i vicini, esprimendo il suo talento culinario.

La polizia è stata avvisata dopo l’intervento del personale sanitario del 118, chiamato dai parenti della vittima. L’indagine è coordinata dal pubblico ministero di Bari, Carla Spagnuolo. Sebbene la porta d’ingresso dell’abitazione risultasse chiusa ma non a chiave, gli inquirenti stanno verificando se ci siano segni di effrazione o se il disordine in cui è stata trovata la casa possa indicare una lotta avvenuta prima dell’omicidio.

Particolare attenzione è stata rivolta alle tracce di sangue trovate lungo una stretta via adiacente all’abitazione. Questa scoperta potrebbe aiutare a identificare l’assassino, ipotizzando che possa essersi ferito durante l’aggressione. La notizia ha sconvolto la comunità locale, lasciando amici e conoscenti increduli dinanzi alla perdita di una persona descritta come disponibile e gentile. Le indagini proseguono per cercare di far luce sul movente del delitto e individuare il responsabile di questo crimine efferato.

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