La vicenda che ha coinvolto tre giovani, Patrizia Cormos, Bianca Doros e Christian Molnar, tragicamente scomparsi per annegamento nelle acque del fiume Natisone, ha portato la Procura di Udine a formalizzare un’inchiesta a carico di tre vigili del fuoco e un operatore della centrale emergenze sanitarie Sores. L’accusa formulata è di omicidio colposo plurimo, basata su ipotetiche condotte negligenti, imprudenti e incompetenti nella gestione dell’emergenza.

I tragici eventi risalgono al 31 maggio 2024, quando un’opera di ricostruzione degli avvenimenti da parte degli inquirenti ha messo in luce diverse lacune nella gestione dei soccorsi. Il fascicolo a carico degli indagati, redatto dal procuratore Massimo Lia e dalla pm Letizia Puppa, è ampio e dettagliato, comprendendo varie testimonianze e registrazioni delle chiamate di emergenza effettuate quel giorno.

Le comunicazioni intercorse tra la centrale operativa sanitaria Sores Fvg e quella dei vigili del fuoco sono state oggetto di particolare attenzione. L’inchiesta ha sollevato interrogativi sulla possibilità che errori tecnici o ritardi nella catena di soccorso abbiano contribuito al tragico epilogo. I ragazzi, infatti, rimasti bloccati in attesa di aiuto su un ghiaione al centro del fiume, sono stati infine travolti dall’impeto delle acque.

L’operato del personale in loco non è stato messo sotto accusa, considerato il coraggio dimostrato negli sforzi disperati di soccorrere i giovani nelle condizioni avverse del fiume in piena. Le eliche di soccorso, “Doppio India” e “Drago”, purtroppo non sono arrivate in tempo per salvare Patrizia, Bianca e Christian.

Gli avvocati che difendono gli indagati avranno ora a disposizione un periodo di venti giorni per predisporre le proprie controdeduzioni al materiale raccolto dalla Procura, che potrebbe includere richieste di interrogatori o la presentazione di memorie difensive.

L’episodio ha suscitato un dibattito pubblico sulla gestione delle emergenze e sulla necessità di migliorare l’interazione tra le diverse componenti del sistema di soccorso in situazioni critiche, per prevenire future tragedie simili.

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