Le operazioni di ricerca sull’Adamello per rintracciare Aziz Ziriat, un 36enne manager londinese, si sono concluse senza successo. Con il passare dei giorni e la speranza di ritrovarlo in vita ormai flebile, oltre 50 soccorritori sono stati elitrasportati alla parete sud del Carè Alto, a un’altitudine di 2.400 metri. Qui, l’11 gennaio, sono stati trovati alcuni effetti personali di Ziriat: una cover del cellulare e degli occhiali da montagna.

La mobilitazione per cercarlo è stata notevole, coinvolgendo 140 soccorritori tra Soccorso Alpino, Guardia di Finanza, Vigili del Fuoco e Nu.Vol.A., che hanno perlustrato l’area in turni. Le operazioni di scavo nella neve si sono estese grazie all’ausilio delle unità cinofile, mentre le famiglie e gli amici di Aziz sono stati sostenuti psicologicamente. Le ricerche si sono concentrate vicino alla Bocca di Conca, nei pressi del luogo dove, il mercoledì precedente, era stato recuperato il corpo senza vita di Samuel Harris, amico di Aziz e suo compagno d’avventura.

L’amicizia tra Aziz e Samuel risale a vent’anni fa, quando si conobbero sui banchi della Teddington School nel sud-ovest di Londra. Entrambi appassionati di montagna e musica, avevano mantenuto questo legame anche dopo gli studi universitari. Rispettivamente manager del Crystal Palace Football Club e di un’azienda di antiquariato, i due avevano pianificato con perizia l’escursione sulle Dolomiti, sebbene fosse la loro prima esperienza di arrampicata in quella zona.

L’ultimo contatto con Aziz risale al primo gennaio, in occasione di una telefonata alla fidanzata. I loro zaini e attrezzature sono stati rinvenuti al bivacco Malga Dosson in Val San Valentino. Qui, la notte di Capodanno, avevano brindato tra le mura di quel rifugio.

Un campanello d’allarme era emerso il 6 gennaio, quando i due alpinisti non si sono presentati all’imbarco del volo di ritorno. Tuttavia, gli amici non si erano preoccupati subito, consapevoli della loro propensione ad isolarsi. I loro ambiziosi progetti includevano passaggi tra rifugi e notti trascorse all’aperto nelle Dolomiti.

Una significativa mobilitazione sui social ha accompagnato le ricerche. Mustafa Suleyman, amministratore delegato della divisione AI di Microsoft, ha lanciato un appello urgente sui social media, mentre il Crystal Palace ha chiesto ai propri tifosi di condividere informazioni sui due escursionisti scomparsi.

L’episodio ha suscitato profonda preoccupazione in tutti coloro che li conoscevano, restituendo un’immagine di una realtà in cui, nonostante le precauzioni prese, l’imprevedibilità della natura può prendere il sopravvento anche sugli escursionisti esperti.

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