Il piccolo borgo di Palù del Fersina in Trentino, che vanta appena 165 abitanti al primo gennaio del 2021, ha ricevuto un sostanzioso finanziamento di 20 milioni di euro. Questo contributo fa parte del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) europeo e viene destinato a progetti che puntano a mantenere viva la cultura e la lingua mòchena, un’eredità della comunità germanica che si stabilì nella zona nel 1300. Tra gli obiettivi principali del finanziamento, vi è la creazione di una rete digitale avanzata per favorire lo smart working, come strategia per contrastare lo spopolamento delle aree montane.

Questi fondi sono stati assegnati dopo un’attenta valutazione dei requisiti del bando governativo, che ha identificato Palù del Fersina come uno dei 21 progetti rigenerativi distribuiti geograficamente in tutto il territorio nazionale, con ciascun progetto ricevente un contributo di 20 milioni di euro. L’iniziativa è supportata dalla Provincia di Trento e siglata con una delibera firmata dal presidente Maurizio Fugatti il 15 marzo 2022.

Il contributo finanziario ha già trovato allocazione in 35 interventi specifici che spaziano dalla mobilità sostenibile all’ospitalità, passando per la promozione del patrimonio culturale e linguistico. La gestione dei progetti è affidata in parte alla Provincia e in parte al Comune stesso, guidato dal sindaco Loris Moar, con un termine di esecuzione fissato al 31 dicembre 2026.

Il calo demografico è un problema persistente per Palù del Fersina, che dai 318 residenti del 1973 è sceso a soli 165 nel 2021. Questo declino demografico, accentuato da una crisi dell’agricoltura montana e dal declino dell’attività mineraria, ha portato all’abbandono di vaste aree di pascolo. Inoltre, un altro dato preoccupante è l’indice di vecchiaia, che raggiunge il valore di 427,3, segnalando un netto divario tra la popolazione anziana e quella giovane.

Un tema fondamentale è anche la conservazione della cultura mòchena. Lo studio presentato alle autorità evidenzia come la padronanza della lingua antica diminuisca con il calare dell’età, fino a un terzo tra i giovani fino a 25 anni. Questo scenario ha stimolato l’ideazione di un progetto chiamato “L’arca delle lingue della minoranza”, che promuoverà la conservazione e la catalogazione delle lingue minoritarie in uno spazio sia fisico che digitale finanziato dal Pnrr.

Tra le diverse iniziative finanziate, si trovano anche la creazione di percorsi ciclo-escursionistici, l’apertura di punti informativi, interventi di riqualificazione di rifugi alpini, la valorizzazione del patrimonio edilizio comunale per scopi sociali e il potenziamento delle infrastrutture per lo smart working. Si prevedono inoltre operazioni di bonifica del territorio, il recupero di sentieri e terreni con muretti a secco.

L’ambizione di trasformare Palù del Fersina in un esempio virtuoso di innovazione e rispetto delle tradizioni entro il 2026 è alta, proiettando il comune trentino a nuove vette di sviluppo sostenibile, attrattiva turistica e preservazione culturale.

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