Lunedì pomeriggio, nel carcere minorile Beccaria di Milano, si è verificato un tentativo di sommossa con incendio. Giovani detenuti hanno incendiato lenzuola e materassi al secondo piano, barricandosi in un’ala della struttura in via Calchi Taeggi. Vigili del fuoco, polizia e carabinieri sono intervenuti sul posto per gestire la situazione.

Secondo le prime indagini, il responsabile del rogo sarebbe un giovane in reazione alla notizia del suo prossimo trasferimento. Durante l’incidente, i detenuti hanno protestato colpendo con bastoni e mani le sbarre delle finestre, lanciando piastrelle e gridando verso i giornalisti presenti all’esterno. Due agenti della polizia penitenziaria sono stati feriti dai lanci di oggetti e trasportati al Pronto Soccorso. Sul luogo erano presenti anche don Gino Rigoldi.

Le fiamme sono state spente rapidamente e la situazione è stata riportata sotto controllo. Tuttavia, due detenuti, un medico e due agenti sono stati verificati per l’inalazione di fumo. Un evento simile si era verificato il 13 marzo: in quell’occasione, circa quindici detenuti avevano dato inizio a una protesta incendiando materassi nelle celle. Anche allora, un agente penitenziario di 31 anni era stato ricoverato per inalazione e diversi detenuti, tra cui un ragazzo con ustioni sul braccio, erano stati trasportati in ospedale.

Nell’estate 2024, alcuni detenuti avevano già tentato di evadere incendiando materassi. Questi episodi mettono in evidenza l’escalation di tensioni all’interno del carcere minorile, sollevando interrogativi sul livello di sicurezza e le condizioni di detenzione.

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