Durante la celebrazione del 25 aprile a Pesaro, dedicata alla festa della Liberazione, Liliana Segre, senatrice a vita e sopravvissuta all’Olocausto, è stata oggetto di attacchi d’odio sui social. Numerosi insulti sono apparsi sulle pagine social ufficiali del Comune di Pesaro e del suo sindaco, Andrea Biancani, e tra questi vi erano espressioni gravemente offensive come “la più nazista di tutte” e “una mantenuta da chi lavora”. Questo comportamento ha suscitato indignazione sia a livello locale che nazionale.
Riccardo Bernardi, guida della lista “La marcia in più per Pesaro,” ha denunciato quanto accaduto su TikTok. In reazione a questi insulti, il sindaco Andrea Biancani ha espresso pubblicamente il suo sostegno e la sua solidarietà a Liliana Segre, affermando che tali parole rappresentano un grave oltraggio che merita una risposta legale. Ha manifestato anche l’importanza della presenza della senatrice a Pesaro, sottolineando che lei rappresenta un tesoro di memoria e di valori per le nuove generazioni.
Anche Luciano Belli Paci, figlio della senatrice, ha espresso amarezza per la ricorrenza di tali attacchi, che non si limitano ai soli social del Comune ma si estendono a vari spazi, includendo anche la pagina della Rai dedicata al documentario “Liliana.” Gli attacchi sono considerati ormai una costante ogni volta che si parla di Segre.
Numerosi esponenti politici hanno espresso il loro supporto a Segre. Ignazio La Russa ha manifestato la sua condanna agli atti di antisemitismo, accolto dalla solidarietà della leader del PD Elly Schlein, la quale ha evidenziato quanto l’impegno della senatrice sia ancora necessario per combattere odio e indifferenza. Anche Carlo Calenda di Azione e Raffaella Paita di Italia Viva hanno condannato duramente gli episodi di odio.
Il Presidente della Camera, Lorenzo Fontana, e il Movimento Cinque Stelle hanno anch’essi offerto la loro solidarietà, sottolineando quanto sia fondamentale proteggere e valorizzare il patrimonio di memoria e civiltà rappresentato da Liliana Segre. Infine, esponenti di altri partiti, come Andrea Crippa della Lega e Letizia Moratti di Forza Italia, hanno ribadito l’impegno a contrastare ogni forma di intolleranza e odio, riconoscendo l’importanza del ricordo storico per garantire un futuro migliore.
La commemorazione del 25 aprile a Pesaro è quindi diventata non solo occasione di memoria storica, ma anche momento di riflessione sull’urgenza di affrontare e contrastare l’odio e l’intolleranza nella società odierna.