Un tassista di Mestre, Giovanni Bortoletto, 34 anni, ha permesso di sventare una truffa ai danni di un’anziana signora. Il professionista, impegnato in un turno di lavoro notturno, ha iniziato a nutrire sospetti nei confronti di una giovane cliente, che comunicava solo in tedesco e chiedeva di essere portata a Ceggia. Una volta giunti a destinazione, la donna, senza avere un’idea chiara di quale fosse esattamente la casa da raggiungere, ha chiesto al tassista di fermarsi temporaneamente, dicendo che sarebbe tornata subito. Questo comportamento insolito ha suscitato il sospetto del tassista, abituato a situazioni fuori dal comune.

Il tassista ha contattato il proprio fratello, anch’egli collega di lavoro, per un consulto. Mantenendo una certa prudenza, Giovanni Bortoletto ha scelto di rimanere sul posto in attesa del ritorno della cliente, ma ha deciso di verificarne la posizione, considerando anche la possibilità che potesse essersi persa. Lungo il tragitto, l’attenzione del tassista è stata catturata da un’anziana signora agitata che fissava la sua auto con insistenza. Avvicinatosi per un chiarimento, l’anziana ha rivelato di aspettare una sedicente “signora Rossi” per consegnarle oggetti molto importanti. Giovanni ha immediatamente colto la coincidenza con la sua cliente straniera, non riconducibile all’italianità suggerita dal nome “Rossi”.

La situazione è diventata definitivamente preoccupante quando la cliente è rientrata frettolosamente in auto e ha espresso desiderio di tornare alla stazione. Giovanni, prudente, ha segnalato i suoi sospetti ai carabinieri tramite suo fratello, indicando loro di monitorare la casa dell’anziana. La velocità dell’intervento è stata tale che pochi istanti dopo, il figlio dell’anziana stava già sporgendo denuncia in caserma per l’incidente.

Mentre il tassista portava nuovamente la cliente a Mestre, coordina l’incontro con le forze dell’ordine. Malauguratamente, la donna comprende la situazione e tenta la fuga una volta giunti vicini alla stazione. Tuttavia, l’intervento tempestivo dei carabinieri nell’hotel in cui si era rifugiata ha permesso il recupero dei beni sottratti: gioielli per decine di migliaia di euro e 800 euro in contanti.

L’anziana era stata ingannata con una falsa storia di incidente stradale grave causato dalla figlia, che avrebbe messo una donna incinta in pericolo di vita. Sotto la minaccia della detenzione per la figlia, era stata convinta a consegnare i suoi averi. Non è la prima volta che Giovanni Bortoletto collabora con le forze dell’ordine, ma una truffa di questa complessità è stata una novità anche per lui. Fortunatamente, il suo intuito e l’azione rapida hanno permesso di salvare la situazione.

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