In Myanmar, la situazione è critica a causa di un devastante terremoto che ha colpito il Paese, lasciando una scia di distruzione e morte. Gli ospedali, già sovraccarichi, stanno soccorrendo i feriti in condizioni di emergenza fuori dalle strutture, poiché gran parte dei letti disponibili sono stati resi inutilizzabili dalle scosse sismiche. Il terremoto ha causato danni ingenti nella capitale, Naypyidaw, dove il reparto emergenza dell’ospedale è crollato.

Nel vicino Bangkok, i crolli hanno già fatto registrare un bilancio di tre morti e 90 dispersi. La caduta di un grattacielo in costruzione ha provocato la morte di almeno tre operai, notizia confermata dal vice premier Phumtham Wechayachai. A Taungoo, invece, circa venti bambini risultano dispersi sotto le macerie di un monastero distrutto, una delle molteplici strutture ad aver subito gravi danni.

Il bilancio delle vittime in Myanmar ha già superato le 25 unità. Tra queste, dieci persone hanno perso la vita nel crollo di una moschea a Mandalay, mentre otto sono decedute a causa di un crollo in un sobborgo della stessa città. Gli aeroporti di Mandalay e Naypyidaw hanno subito danni significativi, accentuando ulteriormente il caos.

Le autorità militari birmane hanno mantenuto un controllo serrato sui media locali, rendendo difficile ottenere informazioni affidabili. Tuttavia, immagini sconvolgenti di corpi e feriti abbandonati negli ospedali iniziano a emergere. L’US Geological Survey ha emesso un’allerta rossa, avvertendo della possibilità di migliaia di morti e danni diffusi.

Di fronte a tale devastazione, la giunta militare birmana ha chiesto aiuti umanitari internazionali, dichiarando lo stato di emergenza in sei regioni. I danni comprendono anche il crollo del ponte Dotehtawadi e di tratti dell’autostrada Yangon-Mandalay, che hanno portato alla chiusura di alcune strade.

Il Myanmar è stato scosso da due forti sismi consecutivi, uno di magnitudo 7.7 e l’altro di 6.4, che hanno attivato la pericolosa faglia di Sagaing. Questo ha causato la distruzione di parti dello storico Mandalay Palace e di un ponte nella regione di Sagaing.

In Thailandia, oltre ai decessi confermati, lo stato di emergenza è stato dichiarato e l’aeroporto di Yangoon è stato chiuso. Anche la Borsa di Bangkok ha sospeso le attività in seguito agli eventi.

La situazione è drammatica e si teme che queste stime iniziali possano aumentare man mano che emergono nuove informazioni dal Myanmar e dai Paesi vicini colpiti dal terremoto.

4 pensiero su “Terremoto in Myanmar: edifici crollati e centinaia di vittime, aiuti internazionali richiesti”
  1. Quanti disastri nel mondo, non si sa piu dove girarsi. Bisogna aiutare chi ha bisogno senza perdere altro tempo.

    1. È vero, il mondo è pieno di sfide e tragedie, ed è essenziale agire concretamente per sostenere chi è in difficoltà. Ogni piccolo gesto di solidarietà può fare la differenza e contribuire a costruire un futuro migliore per tutti.

  2. È terribile quello che sta succedendo in Myanmar. La popolazione ha bisogno di aiuto immediato. Speriamo che gli aiuti arrivino presto.

    1. Sono completamente d’accordo. La situazione è davvero critica e richiede l’attenzione e l’azione della comunità internazionale. È fondamentale che gli aiuti umanitari vengano mobilitati rapidamente per sostenere la popolazione che sta attraversando momenti così difficili.

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