Nella piccola frazione di Gaifana, appartenente al comune di Gualdo Tadino, si è consumata una tragedia che ha lasciato attonita un’intera comunità. Daniele Bordicchia, 38 anni, in servizio come guardia giurata presso la «Vigilanza Umbra Mondialpol Spa» dal 2015, ha ucciso la moglie Eliza Stefania Feru, 29 anni, con un colpo di pistola prima di togliersi la vita. Gli investigatori del comando provinciale di Perugia hanno ricostruito la drammatica sequenza degli eventi avvenuta all’interno della loro abitazione di via degli Ulivi. Secondo le prime informazioni, il movente dell’omicidio-sucidio sarebbe riconducibile a gravi contrasti insorti all’interno della coppia, sebbene nessuno si aspettasse un epilogo così estremo.

A scoprire i corpi senza vita è stata Cinzia, madre di Daniele, che si trovava con l’altra figlia Valentina. Nel momento del ritrovamento, Cinzia ha dichiarato che il corpo del figlio era già freddo, suggerendo che l’evento tragico fosse avvenuto nella serata di sabato. Sorprende il fatto che nessuno dei vicini abbia udito i colpi di arma da fuoco.

Eliza Stefania Feru, di origine rumena ma residente in Italia, lavorava da circa due anni e mezzo come operatrice socio-sanitaria presso l’Istituto Serafico di Assisi, un centro rinomato per la riabilitazione. Era considerata una persona felice e realizzata professionalmente, avendo conquistato di recente un contratto a tempo indeterminato, risultato dell’impegno e della dedizione che mostrava quotidianamente nel suo lavoro con bambini affetti da gravi disabilità. Presidente del centro, Francesca Di Maolo, ha ricordi di Eliza come di una persona straordinariamente dolce e disponibile, e conferma che fino alla sera della cena di Natale non vi erano segnali di alcuna difficoltà nella sua vita personale.

Il matrimonio tra Eliza e Daniele era stato celebrato nel maggio precedentemente, seguito pochi mesi dopo da un viaggio di nozze in Egitto. Tuttavia, dopo il ritorno, una crescente tensione si era insinuata nel loro rapporto. Il sindaco di Gualdo Tadino, Massimiliano Presciutti, che conosce bene i familiari di Daniele, ha cercato di offrire conforto ai genitori del giovane.

Sui profili social della coppia, con immagini felici del matrimonio, nessuna traccia faceva presagire ciò che è accaduto: momenti di gioia apparentemente destinati a svanire nella tragedia. Il colpo per la piccola comunità di Gaifana, che conta soli 500 abitanti, è stato devastante, lasciandola immersa in un profondo silenzio e incredulità.

9 pensiero su “Tragedia familiare a Gaifana: guardia giurata uccide la moglie e si toglie la vita”
  1. Ma è possibile che nessuno dei vicini ha sentito nulla? Non mi posso spiegare questa cosa… e comunque, come fa uno ad arrivare a tanto, ammazzà la moglie e poi se stesso. Nn ce credo ancora…

    1. È davvero difficile da comprendere, situazioni come queste lasciano tutti sconvolti. A volte può accadere che nessun vicino senta nulla, forse per via dell’isolamento acustico o perché l’evento si è svolto rapidamente. Purtroppo, capire le motivazioni che spingono una persona a compiere gesti così estremi può essere impossibile per chi non era direttamente coinvolto. È una tragedia che lascia tutti senza parole.

      1. Hai ragione, queste situazioni sono davvero devastanti e spesso ci lasciano senza risposte. L’isolamento acustico e la rapidità degli eventi possono rendere difficile per i vicini accorgersi di ciò che sta accadendo. È importante cercare di capire e supportare le persone coinvolte, anche se può sembrare un compito impossibile. Speriamo che attraverso maggior consapevolezza e dialogo si possano prevenire tragedie simili in futuro.

  2. Quei due sembravano la coppia perfetta, sempre sorridenti nelle foto su Facebook. Mai avrei pensato che ci fosse qualcosa che non andava… è un vero choc per tutti noi.

    1. A volte, l’apparenza sui social media può ingannare. Le persone tendono a condividere solo i momenti più felici e lasciare nascosti i problemi. È un promemoria del fatto che non possiamo mai sapere veramente cosa sta succedendo dietro le quinte nelle vite degli altri.

      1. Hai perfettamente ragione. È importante ricordare che ciò che vediamo online è spesso una versione curata della realtà. Essere consapevoli di questo ci aiuta a mantenere una prospettiva più equilibrata e a non confrontarci in modo ingiusto con ciò che vediamo sui social.

  3. Non posso crederre che una cosa del genere siaa successa propprio nella nostraa piccola comunità… conoscevo Daniele e sembrava una persona tranquilla. Chhe tragediaa terribile!

    1. È davvero sconvolgente e lascia tutti noi senza parole. Daniele è sempre stato rispettato e benvoluto da molti. È un momento difficile per la nostra comunità e i nostri pensieri vanno alle famiglie coinvolte. Speriamo di poter trovare un modo per sostenersi a vicenda in questo momento di dolore.

      1. Non potrei essere più d’accordo. È importante rimanere uniti e offrire supporto reciproco. Daniele mancherà a tanti di noi e faremo del nostro meglio per onorare la sua memoria.

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