Un drammatico incidente ha strappato la vita a Fabio Postiglione, giornalista del Corriere della Sera, mentre tornava a casa sulla sua moto, percorrendo la Tangenziale Est di Milano. Lascia la moglie Valentina Trifiletti, anche lei giornalista presso Mediaset. La notizia della sua scomparsa è arrivata al risveglio, attraverso un messaggio del caporedattore che annunciava la tragica perdita, lasciando un senso di vuoto tra i colleghi.

La sera precedente, dopo la consueta riunione di redazione, Fabio aveva salutato i colleghi, chiudendo il computer e preparandosi per il tragitto verso Cernusco sul Naviglio. Ma lungo il percorso, un incidente all’altezza dello svincolo per Cologno Nord ha interrotto quel ritorno a casa. Un van avrebbe urtato la sua moto, facendogli perdere il controllo e provocando una drammatica caduta contro il guard rail. L’ambulanza è giunta rapidamente sul posto, seguita dai Vigili del fuoco, ma le sue condizioni sono apparse subito critiche e, nonostante gli sforzi dei medici al San Raffaele, Fabio non ce l’ha fatta. Attualmente, il conducente del van è sotto indagine con l’accusa di omicidio stradale, sebbene il test alcolemico abbia dato esito negativo.

Fabio, 44 anni, aveva iniziato la sua carriera come cronista di cronaca nera e giudiziaria a Napoli presso il quotidiano Il Roma, divenendo professionista nel 2009. In seguito, dal 2016, aveva lavorato per il Corriere del Mezzogiorno, occupandosi di cronaca lucana. Fabio era noto per il suo lavoro contro la criminalità organizzata, affrontando la camorra con coraggio e incorrendo in minacce che lo portarono a vivere sotto scorta. I boss non gradivano la sua presenza e le intimidazioni si intensificarono, incidendo profondamente sulla sua vita.

Nonostante le difficoltà, Fabio è sempre stato un uomo dotato di un forte spirito e di un senso dell’umorismo contagioso. Anima della redazione, aveva la capacità di sdrammatizzare anche le situazioni più complesse, con battute e un sorriso sempre pronto. La sua passione per Napoli, la squadra e il suo indimenticabile Maradona, lo definivano tanto quanto l’amore per la moglie Valentina e la sua terra, la Sicilia, che visitava appena possibile, soprattutto negli ultimi tempi per assistere la madre malata.

Fabio Postiglione si distinto non solo per la professionalità, ma anche per la sua umanità e il coraggio dimostrato nel suo lavoro. La sua scomparsa lascia un vuoto incolmabile tra amici e colleghi, che lo ricordano con affetto e ammirazione. Un minuto di silenzio è stato osservato in Consiglio comunale per ricordare un uomo che ha dato tanto al giornalismo e alla società.

7 pensiero su “Tragedia sulla Tangenziale Est: muore Fabio Postiglione, cronista coraggioso e amico fidato”
  1. Che tragedia! Non ci sono parole per descrivere una simile perdita. Fabio era un grande giornalista e una persona eccezionale. Il vuoto lasciato dalla sua scomparsa sarà difficile da colmare. Riposa in pace, Fabio.

    1. È davvero un dolore immenso. Fabio era un punto di riferimento per tanti di noi, sia a livello professionale che personale. La sua passione e integrità resteranno un esempio per tutti. Sentite condoglianze alla famiglia.

      1. Le tue parole risuonano profondamente. Fabio ha lasciato un’impronta indelebile nei cuori di chi ha avuto la fortuna di conoscerlo e lavorare al suo fianco. Che il suo ricordo sia fonte di conforto e ispirazione per tutti noi.

        1. Sono completamente d’accordo. La sua presenza e il suo spirito continueranno a vivere attraverso il lavoro e i ricordi che ha lasciato.

          1. Assolutamente, il suo impatto è indelebile e continuerà a ispirare generazioni future.

          2. Concordo pienamente, la sua eredità è senza tempo e il suo lavoro sarà sempre un faro per chiunque cerchi ispirazione.

          3. Esattamente, il suo impaattto è stato così profondo che continueerà a guidaree e ispirare generazioni futuree.

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