I dazi su acciaio, alluminio e auto straniere, stabiliti da Donald Trump, restano inalterati, come ribadito dal segretario al Commercio degli Stati Uniti, Howard Lutnick. Durante un incontro con i giornalisti, Lutnick ha chiarito che queste tariffe non subiranno modifiche. Il presidente Trump, definendo Xi Jinping un amico, ha dichiarato di non prevedere un incremento delle tariffe verso la Cina e si è detto aperto a un eventuale incontro con il leader cinese.

Il mercato azionario ha reagito positivamente alla temporanea sospensione di 90 giorni dei dazi per vari Paesi, portando il Nasdaq a segnare un incremento del 12,16%, il più grande dai tempi della Seconda Guerra Mondiale. Tuttavia, questa sospensione non si applica alla Cina, per la quale le tariffe sono state portate al 125%. La decisione ha influito anche sul valore del petrolio, che ha registrato un rialzo significativo, con il Wti che ha chiuso a 62,35 dollari al barile.

Il presidente Trump ha assicurato che eventuali accordi commerciali con la Cina, e con altri partner, saranno equi. Inoltre, ha annunciato che le nazioni che eviteranno misure di ritorsione saranno premiate dagli Stati Uniti.

Le Borse europee hanno subito una forte contrazione, perdendo miliardi in capitalizzazione, mentre il FTSE Mib di Milano ha registrato una discesa considerevole. In Europa, nonostante le fluttuazioni di mercato, Parigi rimane fiduciosa riguardo alla visita della premier italiana Giorgia Meloni a Washington, prevista per discutere di questioni tariffarie con il presidente Trump, consolidando il dialogo tra l’Unione Europea e gli Stati Uniti.

In sintesi, l’amministrazione Trump sta implementando misure economiche significative che suscitano reazioni diverse nei mercati globali, cercando di bilanciare interessi economici interni e relazioni internazionali.

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