Di fronte a una tribuna di avvocati e giornalisti al tribunale penale di Parigi, l’udienza sulla vicenda di Gérard Depardieu ha finalmente preso corpo, concentrandosi sul cuore delle accuse di violenza sessuale mosse da due donne contro il celebre attore francese durante le riprese della pellicola “Les volets verts”, realizzata nel 2021 da Jean Becker. Durante la seconda giornata del processo, Depardieu, 76 anni, e una delle querelanti hanno reso dichiarazioni, esponendo narrazioni dei fatti in netto contrasto tra loro.
La prima a fornire la sua testimonianza è stata Amélie, una scenografa di 54 anni, che con voce composta ha rievocato i fatti di un pomeriggio di settembre. Al lavoro in un appartamento nel XVI arrondissement della capitale francese, Amélie aveva notato la presenza del famoso attore che si riposava su un cubo situato nel corridoio, visibilmente fuori posto. Domande apparentemente innocue su un quadro appeso nel corridoio si sono presto trasformate in commenti denigratori, che hanno suscitato disagio nella donna, rendendosi conto che tutta la cura impiegata per arredare la scena veniva liquidata con superficialità. Indifferente alle sue parole, Decidette di allontanarsi mentre l’attore continuava ad attirare l’attenzione su di sé, urlando alla ricerca di un ventilatore a causa del calore.
L’atmosfera di tensione è aumentata quando Depardieu, noto per le sue interpretazioni intense, ha continuato a chiacchierare con la scenografa con insinuazioni inappropriate. Più tardi, una breve pausa dalle riprese ha dato un momento di tregua a Amélie, la quale credeva erroneamente di potersi distaccare da quell’incontro disturbante. L’attrice ha descritto come al suo rientro, Depardieu l’abbia chiamata a sé riprendendo la loro conversazione in modo sgradito, fino al punto in cui si è verificato un episodio di contatto fisico che l’ha lasciata sbigottita e incapacità di reagire.
Sul banco dei testimoni, Amélie ha ricostruito i gesti che Depardieu avrebbe compiuto, toccandola in modo inappropriato. Il racconto ha suscitato una viva reazione tra il pubblico e i giurati presenti, nonostante il tempo trascorso lei si è scoperta ancora incapace di dare una precisa cronologia a quanto accaduto. Amélie afferma di essere stata allontanata da qualcuno, il cui volto, però, non è riuscita a memorizzare.
In seguito all’incidente, come emerso dai verbali della polizia, Depardieu sarebbe passato nuovamente vicino ad Amélie, lasciandole intendere che si sarebbero inevitabilmente rivisti, mentre altri testimoni confermano lo stato di shock visibile della scenografa subito dopo. Altri raccontano che l’attore si sia successivamente scusato, benché in maniera superficiale e poco convincente.
La difesa dell’attore ha reiterato la richiesta di dichiarazione di nullità, senza però ottenere successo, permettendo così al processo di avanzare e giungere a questo difficile confronto tra l’accusatore e l’accusato. Entrambe le parti, attraverso i legali, continuano a sostenere narrazioni inconciliabili, sotto l’occhio attento del pubblico e della stampa.
Ma possibile che anche i grandi attori si comportino così? Io non riesco a capí… che delusione! Speriamo che venga fuori la verità.
Capisco la tua delusione, a volte sembra davvero incomprensibile. Speriamo che emergano presto tutti i dettagli per chiarire la situazione.
Oh ragazzi… non so a chi credere, ma n’ammòre puro per i film di Depardieu, spero solo che giustizia sia fatta, chiunque abbia ragione!
Capisco il tuo sentimento! Anch’io apprezzo molto le sue interpretazioni. È importante che la verità emerga e che si rispetti il processo, speriamo che tutto si risolva nel modo più giusto possibile.
Certo che queste accuse sono pesanti… ma Depardieu ha sempre avuto un caratterino difficile, vediamo cosa deciderà il tribunale!
Sì, è vero, le accuse sono gravi e sicuramente il suo comportamento passato non gioca a suo favore. Sarà interessante vedere come si svilupperà la situazione in tribunale e quali prove emergeranno durante il processo.