Papa Francesco ha lasciato questo mondo alle 7.35 di questa mattina, all’età di 88 anni. Con il nome di battesimo Jorge Mario Bergoglio, è stato il primo Pontefice a provenire dalle Americhe e ad adottare il nome di «Francesco». Nato a Buenos Aires il 17 dicembre 1936, divenne arcivescovo della città argentina nel 1998 prima di salire al soglio pontificio il 13 marzo 2013, all’età di 76 anni. Francesco era una figura molto amata, sia nella sua terra natale che a livello globale. Una decisione che simboleggia il suo spirito di umiltà e semplicità fu quella di non risiedere nei sontuosi appartamenti papali, che erano stati occupati da Papa Ratzinger, il suo predecessore, scomparso il 30 dicembre 2022. Il nome scelto, «Francesco», rifletteva la sua adesione alla povertà e al servizio: «La mia gente è povera e io sono uno di loro», commentò una volta per spiegare il suo stile di vita sobrio.

Bergoglio aveva un forte legame con l’Italia, essendo figlio di immigrati piemontesi: suo padre Mario, ragioniere che lavorava per le ferrovie, emigrò dall’Italia all’Argentina nel 1928 in cerca di un futuro migliore. La madre, Regina Sivori, si dedicò alla cura della famiglia, composta da cinque figli, con Jorge come primogenito. Prima di seguire la vocazione religiosa, Bergoglio si formò come perito chimico e lavorò in vari impieghi, tra cui addetto alle pulizie in una fabbrica e buttafuori in un bar, facendosi strada da solo durante la giovinezza.

Nel 1958, Bergoglio entrò nel noviziato della Compagnia di Gesù e conseguì lauree in Filosofia e Teologia. Dal 1964 al 1967 si dedicò all’insegnamento di letteratura e psicologia e fu ordinato sacerdote il 13 dicembre 1969. Gli anni ’70 furono un periodo difficile in Argentina a causa della dittatura, e Bergoglio, pur non condannando pubblicamente le violazioni dei diritti umani, pare abbia offerto aiuto e rifugio a religiosi perseguitati e facilitato la fuga di alcuni oppositori del regime.

Dopo viaggi di studio in Europa, tornò a essere una figura di spicco nella chiesa argentina, nominato vescovo ausiliare di Buenos Aires nel 1992 da Giovanni Paolo II, poi arcivescovo nel 1997 e cardinale nel 2001. Ha partecipato al conclave del 2005, contribuendo all’elezione di Benedetto XVI.

Papa Francesco è stato noto per le sue idee progressiste nel contesto della Chiesa, trovandosi in disaccordo su alcune questioni come l’aborto e l’eutanasia, mentre cercava un dialogo più aperto con i divorziati e la comunità LGBTQ+. Famose le parole del pontefice del 29 luglio 2013, quando affermò: «Chi sono io per giudicare?» a proposito di omosessuali, sebbene abbia sottolineato più volte che la famiglia tradizionale è composta da un uomo e una donna.

Attento alle problematiche globali, Francesco spinse per la trasparenza finanziaria in Vaticano, intervenne sui temi del cambiamento climatico e della pace mondiale. Condannò con forza gli abusi sui minori da parte del clero cattolico, chiedendo pubblicamente perdono in più occasioni, tra cui una visita in Canada nel 2022 per affrontare le violenze nelle scuole residenziali cattoliche ai danni dei bambini indigeni.

Il suo pontificato ha lasciato un’impronta significativa in dieci anni di immagini e azioni, sempre impegnato nel promuovere una Chiesa più inclusiva e vicina agli ultimi. La sua morte segna la fine di un’era di grande trasformazione e apertura.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *