lusso che durava per tutta la vita e non andava mai in saldo. Giuliano Ravizza capì che quella percezione doveva cambiare: volle rendere le pellicce accessibili al grande pubblico, trasformandole in un prodotto di moda e destinato alle masse. Questo fu uno dei motivi del successo travolgente di Annabella, che cavalcò l’onda dorata degli anni Sessanta e Ottanta, diventando sinonimo di eleganza e prestigio grazie anche alla partecipazione a trasmissioni televisive e al coinvolgimento di testimonial d’eccezione. I negozi Annabella erano sinonimo di lusso e tendenza, con vetrine che esibivano non solo pellicce tradizionali ma anche creazioni fashion.
Tuttavia, il mercato delle pellicce ha subito un cambiamento inevitabile nel tempo. Sotto la guida dei figli di Ravizza, è stato necessario adattarsi per resistere alle mutevoli dinamiche del settore e ai cambiamenti socioculturali. Riccardo Ravizza, insieme ai suoi familiari, ha compreso la necessità di reinventare il brand, puntando su produzioni più sostenibili e nuove linee di prodotti, come gli shearling ecologici.
Nonostante i cambiamenti di mercato e la crisi economica, Annabella è riuscita a mantenere la propria identità, adattandosi alle nuove sfide e modernizzando il proprio approccio. Il negozio storico ha ridotto le proprie dimensioni senza rinunciare alla qualità, cercando nuove vie per attrarre una clientela che vuole coniugare tradizione e modernità. Tra la vendita di capi dal design innovativo e il riciclo di pelli, l’azienda cerca di mantenere vivo quel legame speciale con i suoi estimatori di un tempo e conquistarne di nuovi.
Negli anni ’80, la pelliccia Annabella era il sogno di molte, simbolo di uno status sociale desiderato e spesso inaspettatamente raggiunto grazie a un quiz televisivo. Oggi, quello che era simbolo di esclusività viene riproposto in chiave eco-friendly, trovando spazio in un mercato in cui etica e estetica devono coesistere. Questo rappresenta una scommessa coraggiosa per Annabella, che continua a narrare attraverso il proprio marchio una storia di eleganza e trasformazione.