La figura di Asma Assad rappresenta un enigma complesso intriso di propaganda e realtà in una Siria devastata da due decadi di conflitti e tirannia. Moglie dell’ex presidente siriano Bashar al-Assad, Asma è stata al centro di una narrazione affascinante e oscura al contempo. Tra il lusso sfrenato e il dolore della guerra, il suo ruolo è stato spesso dipinto come quello di una co-protagonista in uno scenario di oppressione e ricchezza.

Nata e cresciuta in Inghilterra, Asma ha costruito la sua carriera come manager finanziaria nella City, e il suo passaporto britannico è stato strumento di comodo per il regime in affari discutibili di riciclaggio, come rivelato dall’inchiesta dei Panama Papers. Nonostante la sua immagine sia stata utilizzata per consolidare l’apparato lealista del regime, la sua partecipazione a intrighi di potere e vendette familiari non è del tutto fiabesca.

La “rosa del deserto”, così soprannominata un tempo dai tabloid, ora affronta nuove sfide. Trincerata a Mosca, lontana dal suo passato regale, Asma combatte una battaglia personale contro la leucemia. Si dice abbia una probabilità di sopravvivenza del 50%, secondo fonti diplomatiche. Le immagini del suo capo coperto da foulard durante le sedute di chemioterapia hanno contribuito ad alimentare un’ulteriore narrazione attraverso i media ufficiali siriani, dipingendola come un simbolo di resistenza.

Allo stesso tempo, emergono indiscrezioni sul suo desiderio di distaccarsi dal marito e dalla situazione che la circonda, complicata ulteriormente dalle sanzioni internazionali che le impediscono un ritorno nel Regno Unito. I legami fra Damasco, Teheran e Mosca continuano a essere forti e, a dispetto delle dicerie, sembra improbabile un suo allontanamento dalla capitale russa.

Asma, che finora è rimasta al fianco di Bashar, nonostante le accuse di crimini di guerra rivolte al regime, rimane una figura controversa, ambigua e cruciale nella dinamica di potere del Medio Oriente. Mentre la sua vita personale e politica continua a evolversi in scenari imprevedibili, gli eventi attorno a lei rimangono una saga intrisa di suspence, unica nel suo genere.

3 pensiero su “Asma Assad: tra propaganda, potere e malattia nel regime siriano”
  1. Questo articolo è molto interessante, offre una prospettiva diversa su Asma Assad, che spesso viene solo vista come una figura negativa.

    1. Sono d’accordo, è importante considerare tutte le sfumaature e il coonttesto per comprendere meglio il suo ruolo e le sue azioni.

      1. Assolutamente, spesso le situazioni non sono così semplici come sembrano, e tenere conto di tutte le variabili può davvero cambiare la nostra percezione e comprensione.

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